Memmio Vitrasio Orfito: differenze tra le versioni

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L'ipotesi d'Alföldi
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[[ImmagineFile:Obelisk-Lateran.jpg|thumb|L'[[Obelisco Lateranense]] di [[Roma]], eretto da Orfito per volere dell'imperatore [[Costanzo II]] nel [[Circo Massimo]] durante la sua visita nel [[357]], in occasione dei propri ''[[vicennalia]]'' (venti anni di regno), oggi eretto vicino alla [[basilica di San Giovanni in Laterano]]]]
{{Bio
|Nome = Memmio Vitrasio
|Cognome = Orfito Onorio
|PostCognomeVirgola =
|PreData = [[linguaLingua latina|latino]]: ''Memmius Vitrasius Orfitus Honorius''
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita =
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = [[369]] circa
|Attività = senatore
|Epoca = 300
|AttivitàAltre =  e alto funzionario dell'Impero
|Nazionalità = romano
|PostNazionalità =
}}
 
== Biografia ==
Orfito apparteneva ad una famiglia di rango [[consoleConsole (storia romana)|consolare]] dall'epoca della [[dinastia degli Antonini]] ([[II secolo]]), imparentatasi nel [[III secolo|III]]-[[IV secolo]] con la ''[[gens Cornelia]]'';<ref>Lizzi Testa, Rita, ''Senatori, popolo, papi: il governo di Roma al tempo dei Valentiniani'', EDIPUGLIA, 2004, ISBN 8872283922, p. 277.</ref> fu legato alla [[dinastia costantiniana]] avendo sposato, Costanza, una lontana parente dell'imperatore [[Costanzo II]], da cui ebbe due figlie, una delle quali, Rusticiana, sposò [[Quinto Aurelio Simmaco]], influente scrittore e politico, anche lui esponente dell'aristocrazia senatoriale pagana come Orfito.
 
Iniziò la propria carriera quando era molto giovane; fu scelto diverse volte come ambasciatore: Costanzo lo inviò in missione presso l'usurpatore [[Magnenzio]] nel [[352]]; a sua volta il [[Senato romano]] lo aveva inviato all'imperatore per riallacciare i rapporti dopo il sostegno dato all'usurpatore [[Nepoziano]]. Fu [[proconsole]] d'[[Africa (provincia romana)|Africa]] (il primo nominato da Costanzo dopo che ebbe strappato la provincia a Magnenzio) e ''[[praefectus urbi]]'' di [[Roma]] due volte: la prima volta fu dall'[[8 dicembre]] [[353]] (succedendo a [[Nerazio Cereale]]) all'estate [[355]];<ref>Anche l'anno [[356]] è stato proposto come termine del suo primo mandato, a giugno o a novembre (Lançon).</ref> la seconda volta fu dal [[13 gennaio]] [[357]] alla primavera del [[359]].
 
Durante i suoi mandati si ebbero diverse rivolte nella città di Roma. Suo genero Simmaco racconta che una sommossa avvenne durante il suo primo mandato a causa della penuria di vino, probabilmente dovuta a degli ammanchi nella ''arca vinaria'', la cassa pubblica per il vino, di cui Orfito era responsabile: Costanzo gli chiese di ripianare il debito e lo sostituì con [[Flavio Leonzio]] (355). Durante il suo secondo mandato ricevette l'imperatore Costanzo in visita all'Urbe, nel maggio [[357]], in occasione dei propri ''[[vicennalia]]'' (venti anni di regno); nell'inverno successivo curò l'erezione dell'obelisco voluto da Costanzo nel [[Circo Massimo]] (l'attuale [[Obelisco Lateranense]]). Restaurò pure il [[Tempio di Apollo Sosiano]], sempre durante la seconda prefettura.
 
Nel [[363]]/[[-364]] venne accusato da un panificatore di appropriazione indebita dei fondi dell<nowiki>'</nowiki>''annona'', la cassa per l'acquisto del grano da donare al popolo: si scoprì che non aveva rifuso il denaro che aveva sottratto all'''arca vinaria'' e fu esiliato, ma l'intercessione di [[Vulcacio Rufino]] gli permise di tornare qualche anno dopo, ottenendo indietro anche le proprietà confiscategli ([[365]]/[[-366]]).
 
[[Ammiano Marcellino]] riferisce che si comportava con una arroganza superiore alla carica che aveva.<ref>Ammiano Marcellino, xiv.6.1.</ref>. Molte corporazioni di Roma lo onorarono con l'erezione di statue.
 
Secondo [[Andreas Alföldi]], Orfito potrebbe essere stato il committente della prima serie di [[contorniati]], nel tentativo di opporre una forma di propaganda pagana al dilagante cristianesimo<ref>A. Alföldi, ''Die Kontorniaten'', Budapest 1943, p. 12.</ref>.
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia Note==
{{references|2}}
=== Fonti primarie ===
* [[Ammiano Marcellino]], ''Storie'', xiv.16.1, xvi.10.4, xvii.4.1,xxvii.3.2, xxvii.7.3.
* {{CIL|6|1161}}, {{CIL|6|1162}}, {{CIL|6|31395}}, {{CIL|6|1168}}, {{CIL|6|1740}}, {{CIL|6|1741}}, {{CIL|6|17412}}
=== Fonti secondarie ===
 
==Bibliografia==
* Barnes, Timothy David, ''Ammianus Marcellinus and the Representation of Historical Reality'', Cornell University Press, 1998, ISBN 0801435269, pp. 115-116.
=== Fonti primarie ===
* [[Arnold Hugh Martin Jones|Jones, Arnold Hugh Martin]], [[John Robert Martindale]], [[John Morris (storico)|John Morris]], "Orfitus 3", ''The Prosopography of the Later Roman Empire'', Cambridge University Press, 1992, ISBN 0521072336, pp. 651-653
* [[Ammiano Marcellino]], ''Storie'', xiv.16.1, xvi.10.4, xvii.4.1,xxvii.3.2, xxvii.7.3.
* [[Bertrand Lançon|Lançon, Bertrand]], ''Rome in Late Antiquity: Everyday Life and Urban Change, Ad 312-609'', Routledge, 2000, ISBN 041592975X, pp. 47, 144.
* {{CIL|6|1161}}, {{CIL|6|1162}}, {{CIL|6|31395}}, {{CIL|6|1168}}, {{CIL|6|1740}}, {{CIL|6|1741}}, {{CIL|6|17412}}
=== Fonti secondarie ===
* Barnes, Timothy David, ''Ammianus Marcellinus and the Representation of Historical Reality'', Cornell University Press, 1998, ISBN 0801435269, pp. 115-116.
* [[Arnold Hugh Martin Jones|Jones, Arnold Hugh Martin]], [[John Robert Martindale]], [[John Morris (storico)|John Morris]], "Orfitus 3", ''The Prosopography of the Later Roman Empire'', Cambridge University Press, 1992, ISBN 0521072336, pp. 651-653
* [[Bertrand Lançon|Lançon, Bertrand]], ''Rome in Late Antiquity: Everyday Life and Urban Change, Ad 312-609'', Routledge, 2000, ISBN 041592975X, pp. 47, 144.
 
== Collegamenti esterni ==
* {{en}} [http://www.britishmuseum.org/explore/highlights/highlight_objects/pe_mla/g/gold-glass_medallion_showing_h.aspx Medaglione di vetro raffigurante Orfito e Costanza], conservato al [[British Museum]]
* {{en}} [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Gazetteer/Places/Europe/Italy/Lazio/Roma/Rome/Forum_Romanum/inscriptions/Memmius_Vitrasius_Orfitus.html Descrizione della base della statua dedicata da Orfito a Costanzo II nel Foro Romano]
 
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{{Portale|Antica Roma|biografieBiografie}}