Nuova Antologia: differenze tra le versioni

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Dopo la trasformazione della periodicità e il trasferimento, nel gennaio [[1880]] si decise anche di togliere dalla testata le parole ''scienze, lettere e arti'', spostate nel sottotitolo «Rivista di scienze, lettere e arti». Dopo la morte del fondatore ([[1888]]), la direzione venne affidata al fratello, Giuseppe Protonotari. Nel [[1900]] il sottotitolo divenne «Rivista di lettere scienze ed arti».
 
La ''Nuova Antologia'', sotto la direzione di [[Maggiorino Ferraris]] (iniziata nel [[1897]]) ebbe uno dei periodi di maggiore produttività e diffusione, sia per i nomi prestigiosi dei collaboratori, tra i quali il caporedattore [[Giovanni Cena]] e intellettuali quali [[Antonio Labriola|Labriola]], [[Benedetto Croce|Croce]], [[Giosuè Carducci|Carducci]], [[Giovanni Pascoli|Pascoli]], sia per la qualità dei [[testo|testi]] prodotti e anche per il tocco di [[modernità]] che la nuova direzione aveva saputo dare. In questo periodo le pagine della rivista ospitarono i ''Saggi critici'' di [[Francesco De Sanctis|De Sanctis]], il ''[[Mastro-don Gesualdo]]'' di [[Giovanni Verga|Verga]], ''[[Piccolo mondo antico (romanzo)|Piccolo Mondo antico]]'' di [[Antonio Fogazzaro|Fogazzaro]], ''[[Il fu Mattia Pascal]]'' di [[Luigi Pirandello|Pirandello]], la ''Signorina Felicita'' di [[Guido Gozzano|Gozzano]], ''Cuore'' di [[Edmondo De Amicis|De Amicis]] eed altre importanti opere dell'epoca, nonché inchieste giornalistiche e politico culturali, come della giovane scrittrice pioniera del femminismo italiano [[Clelia Romano Pellicano]].
 
Durante la [[Prima guerra mondiale|guerra]] la rivista interruppe le pubblicazioni, ma quando nel dopoguerra le riprese non riuscì a recuperare le caratteristiche che l'avevano distinta nel panorama letterario fra la fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]] e gli inizi del [[XX secolo|Novecento]].