Boris Fëdorovič Godunov: differenze tra le versioni

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Boris Godunov, dopo il [[1570]], a circa 24 anni, sposò [[Maria Grigorievna Skuratova-Belskaya]] figlia di un favorito dello [[zar]] [[Ivan IV di Russia|Ivan IV]] detto Ivan il Terribile (zar dal [[16 gennaio]] [[1547]]) e ottenne incarichi vari a corte fino a diventare [[boiaro]] intorno al [[1580]].
 
A partire da questo momento la fortuna di Boris presso lo zar si presentò in ascesa costante nonostante alcuni momenti drammatici di contrasto. Il legame si rafforzò con il matrimonio tra il figlio maggiore di Ivan, [[Fëdor Ivanovic]], e la sorella di Boris, Irene (Irina).
 
Verso l'inizio del [[1584]] Ivan IV si ammalò gravemente e, capendo di essere in punto di morte, chiamò a se il figlio [[Fëdor I di Russia|Fëdor]] nominandolo proprio erede al trono. Ivan IV morì il [[18 marzo]] [[1584]].
 
Credenza popolare vuole che Ivan sia morto mentre giocava a [[scacchi]], molto probabilmente con il boiaro [[Bogdan Belskij]]. Un'altra tradizione riferisce che tre giorni prima della morte Ivan aveva cercato di stuprare Irina, sorella di Godunov e moglie di Fëdor. Le urla della donna attirarono i boiari Boris Godunov e [[Bogdan Belskij]] che, anche se Ivan aveva nel frattempo lasciato scappare Irina, dopo essere stati testimoni di tale fatto dovettero considerarsi vicini alla morte. La tradizione riferisce che entrambi avvelenarono o strangolarono Ivan temendo per le proprie vite.
 
Due settimane più tardi, il [[31 marzo]] 1584, venne eletto zar il figlio maggiore di Ivan, [[Fëdor I di Russia|Fëdor I]], benché considerato debole mentalmente, incapace di governare e tutto dedito alla religione. Era dunque indispensabile che accanto a lui ci fosse qualcuno destinato a tenere effettivamente il potere, e dopo vicende alterne Boris Godunov venne nominato [[reggenza|reggente]] ''[[de facto]]'' nel [[1588]].
 
Il [[7 gennaio]] [[1598]] lo zar Fëdor I morì, senza lasciare eredi.
 
Il [[Patriarchi e Metropoliti di Russia|Patriarca di Mosca]] [[Giobbe (Patriarca di Mosca)|Giobbe]], un alleato di Boris, convocò allora, molto probabilmente su ordine dello stesso Boris, uno ''[[Zemskij Sobor]]'', un'assemblea composta da rappresentanti della chiesa, dei boiari, delle alte cariche dello stato, degli agricoltori, dei commercianti e degli artigiani, che votò in una seduta regolare il [[17 febbraio]] 1598 l’elezione di Boris, che all’epoca aveva circa 47 anni.
 
Negli anni seguenti combatté con successo contro la [[Svezia]], stimolò il commercio estero aprendo almeno parzialmente le frontiere russe agli stranieri, inviò diversi giovani a studiare in [[Europa]], avviò lavori di restauro e nuove costruzioni nel [[Cremlino di Mosca|Cremlino moscovita]].
Si dimostrò spietato con le famiglie di boiari che gli si opposero.
 
Nel [[1604]], l'opposizione di parte dei boiari unita all'insoddisfazione popolare sfociarono in una rivolta sostenuta dalla comparsa di un falso discendente di Ivan IV ([[Falso Dimitri I di Russia|Falso Dimitri I]]), veicolo anche di ingerenze dell'aristocrazia polacca; ne seguì l'inizio di un periodo di crisi politica detto "[[Periodo dei Torbidi]]".
 
Boris Godunov morì improvvisamente per cause sconosciute, ma quasi certamente naturali, il [[23 aprile]] [[1605]], dopo solo sette anni di regno, lasciando l'instabile regno al figlio [[Fëdor II di Russia|Fëdor II Borisovič]], che fu ucciso dai boiari pochi mesi dopo.
 
Alla vita di questo zar sono ispirate il [[Boris Godunov (Puškin)|dramma]] di [[Aleksàndr Sergeevič Puškin]] e l'[[Boris Godunov (opera)|opera]] di [[Modest Petrovič Musorgskij]].