Gaetano Martino: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
|nome = Gaetano Martino
|immagine =
|carica = [[Presidente del Parlamento europeo]]
|mandatoinizio = [[1962]]
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|luogo_nascita = [[Messina]]
|data_nascita = 25 novembre 1900
|luogo_morte = [[Roma]]
|data_morte = 21 luglio 1967
|titolo = Laurea in [[Medicina]]
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|Coniuge = Alberta Stagno d'Alcontres Calapaj
|partito = [[Partito Liberale Italiano]]
|legislatura = [[I Legislatura della Repubblica Italiana|I]], [[II Legislatura della Repubblica Italiana|II]] [[III Legislatura della Repubblica Italiana|III]] [[IV Legislatura della Repubblica Italiana|IV]]
|gruppo_parlamentare = Liberale
|coalizione =
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===L'attività politica===
Nel [[1948]] fu eletto deputato alla [[Camera dei deputati|Camera]] nelle fila del [[Partito Liberale Italiano]] e divenne vice presidente della Camera. Rieletto deputato nel 1953 nel Collegio unico nazionale, tornò a fare il vice presidente dell'assemblea fino a quando diviene Ministro della Pubblica istruzione durante il Governo Scelba nel settembre [[1954]]. Diviene in seguito ad un rimpasto ministro degli Affari esteri, carica che mantiene anche nel I Governo Segni fino al [[1957]].
Una convinzione diffusa in quegli anni fece dimettere il titolare [[Attilio Piccioni]] a seguito del coinvolgimento del figlio nel cosiddetto Scandalo [[Wilma Montesi]].<ref>Marcello Saija Angela Villani, ''Gaetano Martino 1900-1967'', Rubbettino, 2011</ref>
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[[File:Lange martino pearson.jpg|thumb|right|350px| I "tre saggi della Nato", ministri degli esteri di Norvegia, Italia e Canada: Martino è al centro tra [[Halvard Lange]] (sin.), e [[Lester Pearson]]]]
Protagonista del rilancio europeo a metà degli [[anni 1950|anni cinquanta]], Martino, all'epoca [[ministero degli Esteri|ministro degli Affari esteri]], è il promotore della [[Conferenza di Messina]], a cui partecipano i ministri degli Esteri della [[Comunità europea del carbone e dell'acciaio]] (CECA), tenutasi a Messina (in casa sua) dal
«Siamo tutti ansiosi di estendere sempre più la nostra integrazione... Mi auguro che in questa Conferenza aggiungeremo un'altra pietra alle fondamenta della costruzione europea», dichiara Martino in apertura dei lavori, dando un forte segnale per riprendere la via dell'integrazione, cominciando da quella economica. In meno di due anni si arriva alla firma dei [[Trattati di Roma]] e il ministro Martino guida la delegazione italiana per la stesura e la firma dei Trattati di Roma.
Come ministro degli Esteri il
Martino è stato anche nel 1956 presidente del comitato dei tre «saggi» della [[NATO]] (i ministri degli esteri di Norvegia, Italia e Canada), autori del rapporto sui compiti dell'Alleanza Atlantica nella sfera civile.
È stato anche presidente generale del [[Corpo Nazionale Giovani Esploratori Italiani]] (CNGEI)<ref>{{cita libro|Mario|Sica|Storia dello scautismo in Italia|2006|Fiordaliso|Roma|wkautore=Mario Sica|id=ISBN 978-88-8054-774-7|ed=4|pagine=266}}</ref>. Dall'unione con Donna Alberta Stagno d'Alcontres Calapaj, ha avuto tre figli, tra cui [[Antonio Martino]] che ha seguito le orme paterne scegliendo la carriera politica.
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