Emolisi: differenze tra le versioni

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I globuli rossi, a causa della loro conformazione e struttura fisica, sono resistenti a sforzi di compressione, cioè alle pressioni superiori a quella atmosferica.
 
Tuttavia la membrana degli eritrociti è molto più sensibile alla [[trazione (fisica)|trazione]], questo significa che pressioni inferiori a quella atmosferica e [[sforzoSforzo di taglio|sforzi di taglio]] τ sui globuli rossi portano ad emolisi.
Il fenomeno tiene conto non solo degli sforzi tangenziali, ma anche del tempo durante il quale i globuli rossi sono sottoposti a questi sforzi. Quindi la rottura di un globulo rosso è dovuta sia allo sforzo, sia al tempo per il quale questo sforzo viene applicato.
 
Un metodo empirico per calcolare se in una determinata situazione ci si trova in zona di emolisi è dato dal diagramma di Tillmann dove, in [[ascissa|ascisse]] viene indicato il tempo di sollecitazione e in [[ordinata|ordinate]] viene indicato lo sforzo in N/m<sup>2</sup> ([[newton (unità di misura)|newton]] al [[metro]] quadro). Una retta delimita la zona emolitica da quella non emolitica, quindi conoscendo lo sforzo e il tempo è possibile avere una stima dell'emolisi. Trattandosi di un diagramma risultato da evidenze sperimentali (essendo difficile studiare la resistenza del singolo globulo rosso), deve essere usato con le dovute tolleranze per essere sicuri del risultato.
 
Per evitare l'emolisi da trazione durante la [[circolazione extracorporea]] o durante la [[Emodialisi|dialisi]] si usano le [[pompa peristaltica|pompe peristaltiche]] che non creano il vuoto pur esercitando una pressione tale da convogliare il sangue secondo un percorso stabilito.
 
==Conseguenze della emolisi patologica==