Jean de Brosse: differenze tra le versioni

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[[File:ChateauBoussacSurPetiteCreuse.jpg|left|thumb|350px|Il castello di Boussac]]
Nel 1428 Jean de Brosse si ribellò contro l'autorità reale, con il conte di Clermont ed il conte di Perdriac; si asserragliarono nel castello di [[Bourges]], ma vennero a migliori consigli: il re, che aveva bisogno di valenti capitani, accordò il suo perdono. Il 12 febbraio 1428 Jean de Brosse prese parte alla [[battaglia delle aringhe]]. Gli inglesi, agli ordini del conte [[John Fastolf]], governatore del Maine e dell'Angiò, respinsero i francesi. Il cognato di Jean de Brosse, Jean de Naillac, fu ucciso nel combattimento. Gli inglesi tennero [[Beaugency]], misero l'[[BattagliaAssedio di Orléans|assedio ad Orléans]], mentre si preparavano ad entrare in campagna a sud della [[Loira]].
 
Ma [[Giovanna d'Arco]] convinse il re ad inviare dei soccorsi ad [[Orléans]]: Jean de Brosse e [[Louis de Culant]] (suo cugino, futuro [[ammiraglio di Francia]]) ricevettero l'incarico di scortare la "pulzella" alla testa di un contingente di rinforzo. L'8 maggio gli inglesi levarono l'assedio.
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I costi di mantenimento delle truppe al suo servizio lo avevano portato alla rovina finanziaria, al punto che le sue spoglie vennero esumate dall'abbazia per essere deposte in terra non consacrata (tale era allora la sanzione per i defunti che in vita non avevano onorato i propri debiti). Ma il re volle tenere conto dei buoni servizi resigli dal maresciallo, ed autorizzò un'[[imposta]] eccezionale sulle signorie di Huriel e Sainte-Sévère, che permise ai resti di Jean de Brosse di ritornare nell'abbazia.
 
Jean de Brosse godette in vita di una grande fama: [[Rodrigue de Villandrando]], capo delle [[Grandi Compagnie]], si era impegnato a non muovere guerra, oltre che al re di Francia, al conte di Clermont, al visconte di Turenne e a «''Monseigneur le maréchal de Sainte-Sévère''» «che aiuterà contro tutto e tutti, salvo che contro il re».
 
== Matrimonio e discendenza ==