Nagisa Ōshima: differenze tra le versioni

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|Attività2 = sceneggiatore
|Nazionalità = giapponese
|Immagine = Nagisa Oshima at Cannes in 2000.jpg
|Didascalia = Nagisa Ōshima al [[Festival di Cannes]] [[2000]].
}}
 
== Biografia ==
Si laurea in diritto e scienze politiche alla [[Kyoto University]] e viene poi assunto dalla casa di produzione [[Shochiku]], dove diventa assistente di registi quali [[Yoshitaro Nomura]] e [[Masaki Kobayashi]].
 
Dopo aver scritto sceneggiature, saggi e articoli, esordisce alla regia nel [[1959]] con il film ''[[Il quartiere dell'amore e della speranza]]''. Ma il primo successo arriva l’anno seguente con ''[[Racconto crudele della giovinezza]]'' ([[1960]]), una sorta di manifesto del nuovo cinema giapponese, seguito da un altro capolavoro ''[[Il cimitero del sole]]''.
 
Raggiunge nel [[1960]] una tappa fondamentale con ''[[Notte e nebbia del Giappone]]'', un film di acceso e drammatico dibattito politico in cui attacca i comportamenti della [[sinistra (politica)|sinistra]], valutandone gli errori e le proteste del [[trattato nippo-americano]], ma il suo radicalismo politico porta al sequestro del film e, nel [[1965]], Ōshima fonda la sua società di produzione [[Sozosha]], insieme alla moglie attrice [[Koyama Akiko]] e ad alcuni colleghi. Nel [[1968]] dirige ''[[L'impiccagione]]'', grottesco film dai forti rimandi al [[teatro dell'assurdo]] e all'opera di [[Bertold Brecht]].
 
Ma il successo internazionale per Ōshima arriva solo nel [[1975]] con ''[[Ecco l'impero dei sensi]]'', dove affronta il tema del distacco tra l'individuo e la sua immagine sociale, mettendo in scena amore e morte. Prima coproduzione con la Francia, il film suscita grande scandalo e viene massacrato in Italia dalla [[censura]], ma è tuttora considerato uno dei capolavori del [[cinema erotico]].
 
Nel [[1983]] Ōshima realizza ''[[Furyo]]'', un'altra fortunata coproduzione, stavolta con la Gran Bretagna. Interpretato da [[David Bowie]] e [[Ryuichi Sakamoto]], autore anche della straordinaria [[colonna sonora]], è ambientato in un campo di concentramento giapponese, mette a confronto la cultura occidentale e quella orientale attraverso una storia di repulsione e attrazione tra due [[omosessuali]].
 
Del [[1986]] è invece ''[[Max amore mio]]'', prodotto e realizzato interamente in Francia, surreale commedia intrisa di forte erotismo scritta con [[Jean-Claude Carrière]] (lo sceneggiatore di [[Buñuel]]).
 
Negli anni novanta Ōshima attraversa un periodo di inattività ma, alla fine del decennio, realizza l'intenso ''[[Tabù - Gohatto]]'', un'altra storia di potere politico ed erotico, presentato al [[festival di Cannes]] del [[1999]].
 
Muore il [[15 gennaio]] [[2013]] a [[Fujisawa]] all'età di 80 anni, a seguito di un'infezione [[polmone|polmonare]].
 
== Filmografia ==