Storia di Wallis e Futuna: differenze tra le versioni

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[[Futuna]]. In seguito Futuna entrò sotto l’influenza delle [[Samoa]], mentre a partire dal [[XIV secolo]] [[Wallis]] subì ripetute invasioni da [[Tonga]], la cui ferocia è stata tramandata oralmente sino ad oggi: le fortezze tongane sono gli unici reperti archeologici di Wallis (le più importanti sono ''Talietumu'' e ''To'oga Toto'').
{{vedi anche|Lista dei monarchi di Wallis e Futuna}}
[[File:Coa Wallis Futuna.svg|140 px|miniatura|destra|Stemma deldi regno[[Wallis e Futuna]]]]
 
 
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Intorno alla prima metà del [[XIX secolo]] le isole divennero meta di balenieri, seguiti da mercanti, pescatori e missionari. I primi ad arrivare, nel [[1837]] furono i missionari cattolici, tra i quali [[Pierre Bataillon]] a Wallis e [[Pierre Chanel]] a Futuna. Nel [[1841]] Chanel fu ucciso dal re [[Niuluki]], atto che valse a Pierre Chanel la santificazione (Santo protettore dell’Oceania). Il [[5 aprile]] [[1842]], i missionari chiesero la protezione della [[Francia]] a seguito della ribellione di parte della popolazione locale.<ref>Pinelli, p. 15</ref>
 
Il [[5 aprile]] [[1887]], la Reginaregina Amelia I di [[Uvea]] (sull'isola di Wallis) (20 febbraio [[1869]]-10 marzo [[1895]]) firmò un trattato ufficiale che stabiliva il [[protettorato]] francese: l'accettazione era subordinata al mantenimento della sua indipendenza e autorità sui sudditi. I re di [[Sigave]] e [[Tu`a]] (Alo), nelle isole di Futuna e Alofi, sottoscrissero anch'essi un trattato che costituiva un protettorato di Parigi, il [[16 febbraio]] [[1888]]. Le isole vennero poste sotto l'autorità della [[impero coloniale francese|colonia francese]] della [[Nuova Caledonia]]. La regina Amelia era nipote di Lavelua I (1831-58) e succedette alla zia Falakila: fu madre dei successivi sovrani Vito Lavelua II, Lusiano Aisake e Mautamakia, che continuerà la discendenza.
 
L'arcipelago ha una forma di governo originale, con tre monarchie tradizionali (all'interno dei territori d'oltre mare della repubblica francese), in cui i sovrani governano con i consigli eletti e il rappresentante di Parigi. I regni non hanno un sistema ereditario ma aristocratico: le famiglie nobili (''aliki'') eleggono e destituiscono i re. Il re di [[Uvea]] é il capo della gerarchia tradizionale: é assistito dal primo ministro (''kivalu'') e da cinque ministri, ha il titolo di ''lavelua'' e gode di un appannaggio concesso dalla Francia. La dinastia regnante a [[Uvea]] é la seconda Takumasiva: dal primo re Muliakaaka (1820-25) all'attuale [[Kapiliee Faupala]] (2008) si sono succeduti 25 sovrani, tra cui quattro regine (Takala, 1829-30; Falakika, 1858-69; Amelia I, Aloisia I). La famiglia reale risiede a [[Mata-Utu]] nel palazzo vicino alla Cattedrale di Notre-Dame de l'Assumption, che ne custodisce le tombe.<ref>Pinelli, p. 60</ref>
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Durante la [[seconda guerra mondiale]] le isole [[Wallis e Futuna]] furono l’unica colonia della Francia di [[Vichy]] a schierarsi al fianco della madrepatria collaborazionista, nonostante le opposizioni della [[Nuova Caledonia]]. L’arrivo della guerra nel Pacifico pose fine a questa situazione e nel maggio del [[1942]] i 5000 abitanti di Wallis assistettero allo sbarco di 2000 soldati statunitensi. Furono costruiti alcuni campi di aviazione, tra cui quello di Hihifo, tuttora in uso. Da 2000 soldati, il contingente americano salì a 6000 unità.<ref>Righetti, p.147</ref>
 
La regina Aloisia I BrialTautuu (natasposò TautuuMr. Brial) succedette a Soane Toke ed ebbe un regno molto difficile (22 dicembre [[1953]]-12 settembre [[1958]]) a causa dei problemi di convivenza con gli americani: dopo 5 anni lasciò il trono, si ritirò a vita privata e morì nel [[1972]].
Nel [[1959]], gli abitanti delle isole votarono per diventare un territorio d'oltremare francese, in vigore dal [[29 luglio]] [[1961]], ponendo quindi fine al subordinamento alla Nuova Caledonia. Le isole non hanno mai richiesto l’indipendenza,<ref>http://www.infoplease.com/ipa/A0107555.html</ref> ma godono attualmente di ampia autonomia.