Pittura su tavola: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
mNessun oggetto della modifica |
||
Riga 28:
La tecnica pittorica nell'arte medievale italiana di solito prevedeva la stesura di velature partendo da quella più scura. Ad esempio per i corpi si partiva da un verde-terra che veniva via via brunito per sovrapposizione fino ad arrivare alle tinte chiare del bianco e del rosa carnicino, che era il [[cinabrese]]. A volte restauri sbagliati ottocenteschi per ridare chiarore alle tavole hanno eroso con la [[Idrossido di sodio|soda caustica]] proprio quegli stati superficiali più chiari, andando ben oltre la velatura della polvere e ottenendo l'effetto contrario di scoprire le velature scure sottostanti.
La pittura avveniva di solito
Dopo la fase di pittura le opere venivano messe ad asciugare all'aperto, dopodiché si passava alla verniciatura: dopo aver spolverato il tutto si stendeva un velo di [[gommalacca]] (ottenuta da una resina vegetale), ma non sulle parti dorate, che altrimenti sarebbero diventate opache.
|