Ernesto Sabato: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseNascita = 24 giugno
|AnnoNascita = 1911
|LuogoMorte =Santos Lugares
|GiornoMeseMorte = 30 aprile
|AnnoMorte = 2011
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==Biografia==
Figlio di immigrati [[Italia|italiani]] originari della Calabria (il padre Francesco era di [[Fuscaldo]] e la madre Giovanna Maria Ferrari di [[San Martino di Finita]], in [[provincia di Cosenza]]), era il decimo di undici figli e nacque poco tempo dopo la morte del suo nono fratello, Ernestito, da cui prese il nome. Terminata la scuola elementare a Rojas, frequentò la scuola secondaria nel "Colegio National " di La Plata, dove conobbe il professore Pedro Henríquez Ureña che, come lui stesso affermò più volte, lo indirizzò alla letteratura.
 
Nel [[1929]] s'iscrisse alla Facoltà di Scienze Fisico - matematiche dell'Università Nazionale de [[La Plata]]. Fu un militante del movimento di Reforma Universitaria, fondando il Grupo Insurrexit nel 1933. In quello stesso anno fu eletto segretario generale della federazione giovanile comunista e durante un corso sul [[marxismo]] conobbe Matilde Kusminsky Richter, una studentessa di 17 anni che abbandonò la casa dei suoi genitori per andare a vivere con lui.
 
Nel [[1934]] cominciò ad avere dubbi sul [[comunismo]] e la dittatura di [[Stalin]]. Il partito che avvertì questo cambiamento decise di mandarlo alle scuole [[leninismo|leniniste]] di [[Mosca (Russia)|Mosca]], un luogo dove, secondo le parole di Sabato: "uno si curava o finiva in un gulag o in un ospedale psichiatrico". Il [[25 maggio]] del [[1938]] nacque il suo primo figlio, Jorge Federico.
 
Dopo aver conseguito il dottorato in [[fisica]] e seguito i corsi di [[filosofia]], si reca a [[Parigi]] dove resta per due anni verso la fine degli anni Trenta, interrotti da un breve soggiorno in Argentina. Due anni decisivi prima della guerra in cui conduce una doppia vita: assiste ai corsi della [[Sorbona]] e lavora come ricercatore sulle radiazioni atomiche presso il Laboratorio Curie a fianco d'[[Irène Curie|Irène]] e [[Frédèric Joliot-Curie]]; di sera frequenta a Montparnasse i poeti [[surrealismo|surrealisti]] di cui ha fatto conoscenza.
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Svolse un ruolo importante nella storia [[argentina]] post-golpista, durante il governo di [[Raúl Alfonsín]] in quanto fondatore e primo presidente della [[CONADEP]], associazione che si occupò delle ricerche e le denunce relative ai [[desaparecidos]] della [[Processo di riorganizzazione nazionale|dittatura militare del 1976-1983]]; ricerche e denunce queste che portarono poi ai vari processi dei capi militari di quegli anni. Nel [[1999]] ha acquisito la cittadinanza italiana, oltre a quella argentina di nascita. È scomparso nel [[2011]], due mesi prima del suo 100-esimo compleanno, a causa di una [[bronchite]].<ref>[http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=147570&sez=HOME_SPETTACOLO Il Messaggero]</ref>
 
==Carriera letteraria==
 
Ha scritto varie opere di saggistica sull’uomo e la crisi del nostro tempo e sulle motivazioni dell’attività letteraria, e i tre romanzi ''[[Il tunnel (Sabato)|Il tunnel]]'' (1948, trad. italiana 1967), ''[[Sopra eroi e tombe]]'' (1961, trad. italiana 1964) e ''[[L'angelo dell'inferno]]'' (1973 trad. it 1977). Solo di recente in Italia ha assunto — con la traduzione del suo libro di memorie [[Prima della fine]] ([[Antes del fin]], del 1997) — il ruolo che gli spetta nella letteratura mondiale.