Marcello Amero d'Aste Stella: differenze tra le versioni

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{{Infobox militare
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A 18 anni, dopo il conseguimento del grado di ''guardiamarina'', partecipò assieme al [[Savoia-Genova|Duca di Genova]] ad un viaggio di circumnavigazione attorno al mondo, che tornato in [[Italia]], i meriti ricevuti in questo viaggio lo segnalarono fra gli alti ranghi della marina italiana.<ref name=autogenerato1>[http://www.betasom.it/forum/lofiversion/index.php?t25947.html Betasom - XI Gruppo Sommergibili Atlantici > L'amm.amero D'aste Stella-da Albenga<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
L'allora viceammiraglio Amero d'Aste prese parte alla [[guerra italo-turca]] nell'ambito della quale comandò la squadra navale che appoggiò gli sbarchi italiani in [[Cirenaica]]. Il [[18 aprile]] [[1912]], quando il Governo italiano decise di estendere la guerra ai possedimenti ottomani dell'[[Egeo]], fu nominato comandante delle operazioni navali in quel teatro geografico, destinato alla seconda squadra navale italiana, della quale ne assunse il comando e decise di scegliere come ammiraglia la nave da battaglia [[Regina Margherita (nave da battaglia)|Regina Margherita]]. Ebbe compiti di appoggio e di difesa al contingente italiano di sbarco, comandato dal generale Ameglio. Alla squadra da lui comandata gli venne affidato il compito di trasportare dalla [[Libia]] a [[Rodi]] il Corpo di spedizione. Inoltre collaborò alla preparazione delle prima impresa dei Dardanelli e fu importante nell'occupazione dell'[[Rodi|Isola di Rodi]]. Diede consiglio al [[Generale]] [[Giovanni Ameglio]] di sbarcare nella rada di Kalitea. La sua decisione portò al minimo le perdite, l'operazione avvenne con rapido successo, difatti il [[4 maggio]] le truppe italiane scesero a terra. Arrivati davanti alla rada in questione, il vece ammiraglio decise di mandare una squadra di ricognizione prima di far scendere le truppe, questa dopo 2 ore di ricognizioni comunicò alla flotta che non era presente nessun nemico, quindi Amero decise di sbarcare le truppe, con alla testa il [[generale]] [[Giovanni Ameglio]].<ref>[http://www.rhodian.com/italiani.htm Storia di Rodi: occupazione italiana<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Il [[5 maggio|5]] occupavano già [[Rodi]]. Nello stesso mese, il [[30 maggio]] [[1912]] il marchese D'Aste Stella riportava a [[Taranto]] la sua squadra.
 
Ricoprì la carica di Ministro della Marina dal 1º ottobre 1911 al [[16 marzo]] [[1912]].
Fu sposato con Assandri Annunziata, detta Nunzia, dalla quale ebbe quattro figli Alessandro, Gaetano, Maria Teresa, Bruno. Ottenne il titolo di marchese non dalla nascita ma solo il [[23 giugno]] [[1912]].<ref>[http://notes9.senato.it/Web/senregno.NSF/643aea4d2800e476c12574e50043faad/ad4673a9d445c2234125646f0058496a?OpenDocument&fb_source=message Scheda senatore AMERO D'ASTE STELLA Marcello<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Nei mesi dopo gli fu ordinato di fare una dimostrazione navale vicino alle coste della [[Siria]], perché il momento politico era delicato, difatti il [[22 agosto]] uscì con la seconda squadra, formata da due divisioni di tre unità ciascuna. Gli venne raccomandato cautela nell'esecuzione dell'azione dimostrativa. La sua strategia riuscì ad intervenire sul morale, difatti separò le due divisioni e senza sparare un corpo riuscì a seminare il panico nelle zone costiere dell'[[Asia Minore]] e della [[Siria]]. Tuttavia ciò non bastò, ed i [[Turchia|turchi]] non concludevano rapidamente la pace come volevano gli italiani. Il [[12 ottobre]] venne trasmesso al Viceammiraglio l'ordine di eseguire, a fini politici, il bombardamento di [[Smirne]], ma il [[15 ottobre]] vennero fermati gli accordi preliminari e gli venne dato l'ordine di annullare l'operazione.<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/amero-d-aste-stella-marcello_(Dizionario-Biografico)/ Amero D Aste Stella Marcello in Dizionario Biografico – Treccani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Dopo la guerra fu promosso Ammiraglio e, fino al [[25 agosto]] [[1914]], fu comandante in capo dell'armata navale italiana. Fu nominato Senatore da re [[Vittorio Emanuele III]] con relatore [[Fiorenzo Bava Beccaris]] il 30 dicembre 1914. Per raggiunti limiti di età fu messo in ausiliaria nel [[1918]] e nel [[1923]] venne infine nominato ammiraglio d'armata della riserva.
 
Come senatore ebbe anche alcuni incarichi diplomatici a [[Costantinopoli]], all'[[Aja]] ed a [[Londra]]<ref name=autogenerato1 />. Dal [[1921]] fu presidente della commissione parlamentare d'inchiesta che censì i danni e le perdite della [[Grande Guerra]] e continuò a partecipare ai lavori del Senato fino alla sua scomparsa, avvenuta a [[Roma]] il [[17 settembre]] del [[1931]]. Riposa nella cappella di famiglia a Roma nel complesso Monumentale del Verano.
 
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{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
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{{Onorificenze
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|nome_onorificenza= Medaglia commemorativa Guerra Italo Turca 1911-1912
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