Sovrintendente di Gondor: differenze tra le versioni

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==La carica==
Sovrintendente era tradizionalmente il titolo del principale consigliere del [[re di Gondor]], e si può equiparare alla carica di [[primo ministro]] o di [[visir|gran visir]]; la carica di sovrintendente, d'altronde, esisteva già nel [[Medioevo]] in questa forma. I sovrintendenti regnanti diventarono quasi una [[monarchia]], tanto che il titolo era ereditario, anche se, come ricorda [[Faramir]] ne ''[[Le due Torri (libroromanzo)|Le due Torri]]'', [[Denethor]] disse un giorno a [[Boromir]] bambino che diecimila anni non sarebbero bastati perché i sovrintendenti divenissero re a tutti gli effetti.
 
I sovrintendenti infatti non usavano sedere sul trono, ma solo presso di esso, e non portavano lo [[scettro]] bensì un bastone bianco, [[simbolo]] del loro incarico, che, come dice l'[[etimologia]] del corrispondente termine [[quenya]], ''Arandur'', era quello di essere un "servitore del re". All'entrata in carica di un nuovo sovrintendente, egli giurava di «tenere lo scettro e regnare in nome del re, fino al suo ritorno», anche se queste parole divennero ben presto un puro rituale nel quale i sovrintendenti stessi non credevano (né speravano). Essi di fatto esercitavano l'intero potere dei re.