Bemolle: differenze tra le versioni

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Il termine deriva dalla dicitura ''"b - molle"''. Nella musica antica, la lettera '''b''' stava ad indicare il [[Si (nota)|si]], che, nel [[canto gregoriano]], era l'unica nota che poteva essere alterata (e diventare [[si bemolle]]).
Sul significato dell'aggettivo "molle" esistono due ipotesi, ognuna delle quali ha probabilmente la sua parte di verità:
* nelle partiture antiche, la "b" che indicava il siSi veniva raffigurata con la pancia arrotondata (''"molle"'') quando si voleva indicare il si bemolle e con la pancia squadrata (da cui il termine [[bequadro]]) in caso contrario
* l'aggettivo "molle" era associato ad un suono più grave, ovvero a quel suono che, se eseguito da uno strumento a corde, prevede che la corda stessa sia meno tesa (più '''molle''', appunto).
 
Qualunque sia l'origine di questa radice etimologica, essa è rimasta in tutte le lingue, con la parziale eccezione dell'inglese "flat" (piatto).
 
Esiste anche il doppio bemolle ([[File:flat.svg]][[File:flat.svg]]♭♭) che indica un decremento di frequenza della nota pari a due [[Semitono|semitoni]] cromatici.
 
* I bemolle possono essere scritti immediatamente dopo la [[chiave musicale]], secondo un ordine prestabilito (si, mi, la, re, sol, do, fa), inverso a quello dei [[diesis]]. In questo caso si chiamano alterazioni fisse (o ''in chiave'') e valgono per tutte le note con quel nome per l'intera durata del brano (escluse le note con bequadro). Il numero dei bemolle in chiave determina la [[Tonalità (musica)|tonalità]] del brano: da nessuna alterazione (do maggiore o la minore) a sette (do bemolle maggiore o la bemolle minore). Occorre un'analisi più attenta del brano per determinare se esso è scritto in [[modo musicale|modo]] maggiore o nel relativo minore.
 
Determinare la tonalità di un brano in modo maggiore con bemolli in chiave è facile: il penultimo bemolle indica la [[Tonica (musica)|tonica]] del brano. Ad esempio: se l'ultimo bemolle è la, bisogna osservare il penultimo dell'ordine sopra esposto, cioè il mi: il brano sarà quindi in mi[[File:flat.svg]]mi♭. Se invece si tratta di un brano in modo minore, la sua tonica si trova, come sempre, una terza minore sotto quella del relativo modo maggiore (nell'esempio, do minore). Nel caso di un solo bemolle in chiave, la tonalità è quella di fa maggiore (o re minore), che è da notare non è indicata dall'ultimo bemolle della sequenza, perché se così fosse sarebbe fa bemolle maggiore.
 
* Il bemolle posto immediatamente a sinistra di una nota lungo il brano (alterazione transitoria o momentanea) vale solo per la nota alterata e per tutte quelle della stessa altezza che si trovassero eventualmente oltre il segno ma prima della fine della battuta.
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== Bemolle in informatica ==
Il simbolo [[Unicode]] del bemolle è U+266D. La codifica [[HTML]] ♭ è ♭. In [[LaTeX]], il simbolo ♭ si ottiene con \flat.
 
== Voci correlate ==