Tolomeo Gallio: differenze tra le versioni

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La famiglia Gallio apparteneva alla nobiltà di [[Como]]. Il giovane Tolomeo (il vero nome era Bartolomeo) si dedicò agli studi classici sotto la guida di [[Benedetto Giovio]], che lo inviò poi a Roma presso suo fratello [[Paolo Giovio|Paolo]], Vescovo di [[Diocesi_di_Nocera_Inferiore-Sarno|Nocera]]. Nella sede dei Papi fu al servizio del cardinale [[Trivulzio (famiglia)|Trivulzio]], (famiglia che - assieme ai Borromeo - avrà molte continguità con i Gallio), poi del cardinale [[Taddeo Gaddi]], e infine il cardinale [[Gian Angelo Medici]], il futuro [[Pio IV]] che, anche dopo salito al Soglio di Pietro lo tenne come suo segretario.
 
Nel [[1560]] Tolomeo Gallio divenne vescovo di [[Diocesi di Martirano|Martorano]], e due anni dopo, il 6 luglio [[1562]] divenne [[arcivescovo di [[Manfredonia]]. Il 15 marzo [[1565]] fu proclamato cardinale da papa [[Pio IV]], il vescovo della diocesi di [[Terracina]], [[Priverno]] e [[Sezze]] mons. [[Francesco Beltramini]], concedeva in enfiteusi i terreni [[Priverno | privernati]] di San Martino, in cui egli fece costruire la [[Priverno|Villa Gallio]] o Castello di San Martino, sua residenza estiva, tanto amata dal Cardinale come testimonia la corrispondenza che teneva con [[Carlo Borromeo]]. L'anno successivo, alla morte di Pio IV, rientrò alla diocesi di Manfredonia.
 
Nel [[1572]] avvenne la nomina a [[Segretario di Stato]] da Papa [[Gregorio XIII]], il bolognese Ugo Boncompagni e per 13 anni, fino al [[1585]] Tolomeo Gallio fu Segretario di Stato della Sede Apostolica. Nel [[1575]] commissionò all'architetto [[Pellegrino Tibaldi]] la costruzione a Cernobbio, suo paese natale, di quella che poi verrà chiamata [[Villa d'Este (Cernobbio)|Villa d'Este]], oggi sede di congressi internazionali di altissimo livello.