Battaglia delle Ardenne (1914): differenze tra le versioni

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== Bilancio e conclusione ==
{{vedi anche|Grande ritirata|Prima battaglia della Marna}}
Le battaglie nelle Ardenne, violente e sanguinose, costarono gravi perdite ad entrambe le parti. In particolare i francesi, che avevano adottato sistematicamente la tattica aggressiva dell'"attacco ad oltranza", ebbero oltre 11.000 morti e alcuni reparti furono quasi decimati; la 7ª e l'8ª Divisione fanteria, appartenenti al IV corpo d'armata, subirono perdite di oltre il 50% degli effettivi, un reggimento perse 2.700 uomini su 3.300; uno dei corpi d'armata del generale de Langle de Cary, costituito all'inizio della campagna da 40.000 uomini, rimase al termine della battaglia con soli 15.000 soldati ancora in campo e dovette essere ritirato nelle retrovie per essere ricostituito<ref>H.H.{{Cita|Herwig, ''Marne, 1914'',| pp. 150-151.|Herwig |harv=s}}</ref>. Anche le armate tedesche dovettero lamentare molte perdite durante gli aspri e confusi combattimenti nelle foreste a causa dei continui attacchi francesi e del fuoco della temuta artiglieria campale nemica; nel periodo dal 21 al 31 maggioagosto la 4ª Armata comunicò 7.500 morti o dispersi e 11.600 feriti, mentre la 5ª Armata accusò 7.400 morti o dispersi e 11.500 feriti<ref>H.H.{{Cita|Herwig, ''Marne, 1914'',| p. 151.|Herwig |harv=s}}</ref>.
[[File:Bataille-frontieres-allemands-.jpg|thumb|rightleft|280px|Soldati tedeschi in marcia durante la grande avanzata dell'agosto 1914.]]
Pur avendo subito perdite elevate, le due armate tedesche schierate al centro del fronte avevano ottenuto rilevanti successi; l'ambizioso piano francese era stato neutralizzato e l'offensiva principale nemica era stata duramente respinta. Le truppe tedesche avanzavano profondamente nelle Ardenne ed entravano nel territorio francese; inoltre erano stato assicurato alla Germania il possesso per tutto il corso della guerra di importanti regioni geografiche, ricche di risorse minerarie e economiche<ref>B.{{Cita|Tuchman, ''I cannoni d'agosto'',| pp. 317-318.|Tuchman |harv=s}}</ref>.
 
Il generale Joffre vide quindi frustrati i suoi piani strategici; dopo le contemporanee sconfitte francesi e britanniche a [[Charleroi]] e [[Mons (Belgio)|Mons]], l'intero schieramento alleato iniziò la ritirata in profondità verso [[Parigi]]; l'esercito tedesco si era dimostrato potente, più numeroso del previsto, ben organizzato e dotato di tattiche ed armamenti efficienti. Il comandante in capo francese peraltro non riconobbe il fallimento; egli subito dopo le battaglie delle Ardenne diramò nuovo direttive tattiche che richiedavanorichiedevano maggiore coordinamento tra artiglieria campale e fanteria e ordinavano l'organizzazione di posizioni trincerate, ma in realtà il generale Joffre ritenne che la sua strategia fosse stata corretta e che avrebbe potuto avere successo se "la 4ª e la 5ª Armata si fossero battute bene". Egli accusò della sconfitta soprattutto le "gravi mancanze dei comandanti" e una presunta carenza di slancio delle truppe; il comandante in capo procedette a inchieste sul comportamento dei suoi generali ed sostituì molti ufficiali superiori, tra cui il generale Ruffey, destituito il 31 agosto<ref>B.{{Cita|Tuchman, ''I cannoni d'agosto'',| pp. 337-340.|Tuchman |harv=s}}</ref>.
 
In realtà, al contrario delle asserzioni del loro comandante in capo, i soldati francesi avevano dimostrato nelle Ardenne e negli altri campi di battaglia grande aggressività; proprio l'eccesso di ''élan'' li aveva esposti alla potenza di fuoco del nemico, causando perdite debilitanti<ref>B.{{Cita|Tuchman, ''I cannoni d'agosto'',| pp. 338-339.|Tuchman |harv=s}}</ref>. Le sconfitte nelle Ardenne, insieme alle disfatte sulla [[Sambre]], segnarono la fine delle prima fase delle guerra sul fronte occidentale e la conclusione della cosiddetta [[battaglia delle Frontiere]] con la netta vittoria germanica e la ritirata generale alleata. Nonostante i suoi errori, tuttavia il generale Joffre, con la sua ostinazione, la sua calma e la sua risolutezza, e i soldati francesi, con la loro capacità di non scoraggiarsi, di sopportare le perdite e di mantenere un elevato spirito aggressivocombattivo, sarebbero stati in grado entro poche settimane di ribaltare l'esito complessivo della campagna<ref>B.{{Cita|Tuchman, ''I cannoni d'agosto'',| pp. 505-508.|Tuchman |harv=s}}</ref>.
 
== Note ==