Anna dei miracoli: differenze tra le versioni

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{{Film
|titoloitaliano = Anna dei miracoli
|titolooriginale = The Miracle Worker
|paese = [[Stati Uniti d'America|USA]]
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[[Tuscumbia (Alabama)|Tuscumbia]], [[Alabama]]: Helen Keller è cieca e sorda dalla nascita, e fino all'età di sei anni viene cresciuta dai genitori Kate e Arthur, che assecondano ogni suo capriccio. La bambina arriva così a permettersi qualsiasi cosa, mangia con le mani, distrugge gli oggetti e butta per terra i fogli su cui lavora il padre. Pur amandola molto, il padre e il fratellastro non riescono più a sopportarla. Pensano persino di farla rinchiudere in un ospizio per malati mentali, ma le disperate richieste della madre li convincono a contattare un centro di [[Boston]], chiedendo l'invio di una persona che si occupi della scatenata Helen.
 
Dalla grande città giunge una giovane donna, Annie Sullivan, alle prime armi ma molto determinata e segnata da un'infanzia alquanto difficile. Anche lei era cieca, e ha passato diversi anni in manicomio nelle condizioni più disumane. Sin dai primi contatti con Helen si rende conto dell'intelligenza della piccola, vanificata dai continui capricci cui nessuno ha mai opposto resistenza. Annie decide quindi di imprimere una svolta radicale alla sua vita disordinata, lottando in tutti i modi per insegnarle la disciplina. Questi metodi non sono però apprezzati dai genitori della bambina, i quali non credono che il comportamento della figlia possa migliorare. Propensi a licenziare l'energica maestra, vengono infine dissuasi dalle sue argomentazioni. Annie chiede di poter lavorare con Helen in completa solitudine per un periodo, lontano dalla presenza dei cari, in modo tale da impartirle una nuova educazione.
 
I Keller abitano in una grande tenuta di campagna, all'interno della quale si trova una baracca semi-abbandonata e sufficientemente distante dalla loro abitazione. Per Annie è il luogo ideale, e così maestra e allieva vi si insediano per un paio di settimane. Tutto l'impegno della donna bostoniana si scontra per un periodo contro un muro di indisciplina, ma, con il passare dei giorni, la bambina comincia ad accettare alcune restrizioni: beve nel bicchiere, modera le proprie intemperanze e impara l'ubbidienza. Tuttavia, non riesce ancora a collegare le parole insegnate (e ripetute con i gesti dell'alfabeto per i muti) con l'ente che esse designano.
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{{portale|cinema}}
 
[[Categoria:Film drammatici|Anna dei miracoli]]
[[Categoria:Film basati su opere teatrali|Anna dei miracoli]]
[[Categoria:Film sulla cecità]]