Nodo gordiano: differenze tra le versioni
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[[File:Alexander cuts the Gordian Knot.jpg|thumb|300px|''Alessandro recide il nodo
L'espressione '''nodo gordiano''' trae origine da una [[tradizione]] letteraria e leggendaria a cui è legato anche un [[aneddoto]] sulla vita di [[Alessandro Magno]]. Con il tempo, l'espressione ha assunto, in varie lingue, una valenza [[metafora|metaforica]], andando a indicare un problema di intricatissima soluzione, che si presta
<blockquote>"Portategli il discorso su argomenti,<br />che richiedano acume e sottigliezza,<br />
vi saprà sciogliere il nodo gordiano<br />di tutto, come la sua giarrettiera"<br /><small>([[William Shakespeare]], ''[[Enrico V (Shakespeare)|Enrico V]]'', Atto primo, scena prima. 45-47)</small><ref>[[William Shakespeare]], ''[[Enrico V (Shakespeare)|Enrico V]]'', nella [http://www.liberliber.it/biblioteca/s/shakespeare/enrico_v/pdf/enrico_p.pdf traduzione di Goffredo Raponi] da [[LiberLiber]].</ref></blockquote>
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== Tradizione leggendaria ==
L'aneddoto risale già all'[[VIII secolo a.C.]], periodo in cui il popolo dei [[Frigi]] stava costituendo un proprio stato con una struttura politica, nell'entroterra dell'[[Anatolia]] (l'attuale [[Turchia]]), ma non era ancora stato eletto un re.<br>
L'oracolo di Telmisso (o [[Telmesso]], l'attuale Makri), l'antica capitale della [[Licia]], predisse che il primo uomo che fosse entrato in quella nuova città su un carro trainato da dei buoi, sarebbe diventato re. Il primo
Il carro fu legato permanentemente
La profezia oracolare volle che chi fosse stato in grado di sciogliere quel nodo, sarebbe diventato imperatore dell'[[Anatolia|Asia]] minore <ref>Il riferimento all'attuale [[Asia]] sarebbe [[anacronismo|anacronistico]], dal momento che all'epoca il termine "Asia" aveva una connotazione più ristretta, riferita alla sola [[Asia Minore]]: "nessuno, né tanto meno Alessandro, avrebbe osato affermare che, nel giro di otto anni, Asia avrebbe voluto dire l'[[Oxus]], l'attraversamento dell'[[Hindu Kush]] e una battaglia con gli [[elefanti da guerra]] di un [[rajah]] del nordovest dell'[[India]]" notava, a questo proposito, [[Robin Lane Fox]] nel suo ''Alexander the Great'', 1973, p. 151.</ref>.
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Dopo l'inverno 332-333 a.C., l'esercito militare di [[Alessandro Magno]] in espansione dalla [[Licia]] verso l'entroterra, entrò prima a [[Sagalassos]] e poi a Gordio. Qui, il condottiero provò a sciogliere il nodo ma, non riuscendovi, decise semplicemente di tagliarlo a metà con la spada, da cui, ancor oggi, si usa dire ''soluzione alessandrina'' per indicare la risoluzione di un problema intricato in modo netto, semplice, rapido e deciso.
Lo storico [[Plutarco]] mise comunque in discussione la pretesa secondo cui [[Alessandro Magno]] avrebbe tagliato il nodo con un colpo di spada, e riferisce che, secondo [[Aristobulo di Cassandra]],<ref>[[Plutarco]], ''[[Vite parallele|Vita di Alessandro]]'', [[fonte secondaria]], visto che il testo di Aristobulo è andato perduto.</ref> Alessandro lo avrebbe semplicemente sfilato dalla staffa.
== Fonti ==
Alessandro era un personaggio di eccezionale celebrità, e l'episodio del nodo gordiano era noto
== Interpretazioni ==
Il nodo potrebbe esser stato, in realtà, un [[monogramma]] in forma di nodo, conservato da sacerdoti e sacerdotesse di Gordio. [[Robert Graves]] suggerisce<ref>[[Robert Graves]], ''The Greek Myths'' (1960) §83.4</ref> che esso avrebbe potuto simboleggiare il nome ineffabile di [[Dioniso]] che, annodato come un monogramma, si sarebbe trasmesso attraverso generazioni di sacerdoti per essere rivelato unicamente ai re di Frigia.
A differenza della [[fiaba]], pochi elementi di un [[mito]] risultano completamente arbitrari: questo, ad esempio, preso nel suo complesso, sembra essere concepito per conferire una legittimazione a un cambio dinastico in questo regno centro-[[Anatolia|anatolico]]: così il "taglio brutale del nodo... pose fine
Esiste un'altra interpretazione legata ad Alessandro, in contrasto con la precedente, che sostiene che il macedone non risolse il nodo, aggirando il problema, per cui non riuscì a conquistare l'intera Asia, dovendo ritirarsi giusto "solamente" in India.
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