Ziyadat Allah III: differenze tra le versioni

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Assunse il potere dopo l'assassinio del padre [[Abu l-'Abbas 'Abd Allah ibn Ibrahim|ʿAbd Allāh II]] nel 903. Immediatamente dopo mandò a morte tutti i suoi fratelli e zii, oltre a ogni altro possibile rivale, e i cadaveri furono seppelliti all'[[Isola dei Porri]]<ref>[[Michele Amari|M. Amari]], ''Storia dei Musulmani di Sicilia'', vol. 2, p. 127.</ref><ref>http://www.giornaledispica.it/?p=2828 L'isola dei Porri e la datazione dei resti umani trovati nel 1989.</ref><br /> Mentre tali massacri ne rafforzarono la posizione nel breve periodo, la dinastia aghlabide perse però qualsiasi prestigio agli occhi dei suoi sudditi e del resto del mondo [[islam]]ico.
 
La [[tribù]] [[Berberi|berbera]] dei [[Kutama|Kutāma]], agli ordini del ''dāʿī'' [[Fatimidi|ismailita]] [[Abu 'Abd Allah al-Shi'i|Abū ʿAbd Allāh al-Shīʿī]] continuò a guadagnar terreno e consensi, fino a prendere il controllo della cittadina di [[Setif]]. Dopo che due campagne militari aghlabidi, nel 905 e nel 906, erano totalmente fallite, al-Shīʿī operò un potente contrattacco e, dopo aver conquistato l'[[Ifriqiya|Ifrīqiya]] meridionale, le truppe aghlabidi furono totalmente mandate in rotta nella [[battaglia di al-Arbus]] del [[18 marzo]] [[909]].
 
Tutta l'Ifrīqiya cadde così nelle mani dei Kutāma e la secolare dinastia aghlabide finì ad opera dei vincitori [[Fatimidi]].