Battaglia del convoglio Cigno: differenze tra le versioni

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==Preludio==
La battaglia era solo uno dei tanti scontri che avvenivano quotidianamente nelle acque nordafricane: gli alleati cercavano di conquistare la zona affermando la propria supremazia ''sopra'', ''sotto'' e ''sul'' mare con lo scopo impedire alle forze [[Italia|italo]]-[[Germania|tedesche]] di ricevere rifornimenti dalle madripatrie. La campagna si protrasse per diverso tempo e intensamente, tanto che l'area contesa si guadagnò il titolo di "rotta della morte": dall'aprile di quell'anno l'[[Potenze dell'Asse|Asse]] vi perdeva una media di 3,3 navi di riforimentirifornimenti al giorno. Così, data l'ampiezza delle aree minate, inevitabili in un teatro importante come quello del [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]], i viaggi sulla superficie del mare erano sempre più improbabili per i piani dell'Asse. La rotta italiana, invece, era più corta, certo, ma era altrettanto insicura; inoltre, la supremazia aerea impediva la formazione di grandi convogli, facilmente individuabili. La crisi era poi acuita dalla mancanza di petrolio, a cui gli italiani sopperirono utilizzando piccoli e veloci cacciatorpediniere o torpediniere per trasportare le loro navi di rifornimento verso l'Africa. I convogli erano però piuttosto lenti: la loro velocità si aggirava sugli 8/10 [[nodo (unità di misura)|nodi]]. In realtà, la loro lentezza non era dovuta alle unità armate, bensì alle navi cargo. A partire dal [[1943]], infatti, cominciarono a scarseggiare le navi cargo ad altà velocità.
 
== L'azione ==