Polidamante: differenze tra le versioni
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Nel dodicesimo libro dell'''[[Iliade]]'' di [[Omero]] Polidamante trova il modo corretto di attraversare il largo e pericoloso fossato che faceva parte della difesa al porto acheo. In seguito interpreta il segno inviato da [[Zeus]] - un'aquila vola con un serpente tra gli artigli, ma questo le si ritorce contro e la morde - come un presagio funesto e consiglia Ettore di non continuare l'assedio. Nel poema, Polidamante si dimostra un illustre guerriero uccidendo numerosi greci come [[Protoenore]], duce dei Beoti, [[Mecisteo (Iliade)|Mecisteo]] e [[Oto (mitologia)|Oto]] del Cillene; nel libro XVII riesce a trafiggere il capitano [[Peneleo]], trapassandogli la spalla con la lancia, anche se il colpo, tuttavia, non si rivela mortale.
Nel diciottesimo libro, dopo la morte di [[Patroclo]], Ettore, nonostante il parere contrario di Polidamante, impegna le truppe troiane nella battaglia presso le navi. Omero non riferisce la morte di Polidamante,
== Vittime di Polidamante figlio di Pantoo ==
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