Quer pasticciaccio brutto de via Merulana: differenze tra le versioni

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==Trama==
[[Roma]], [[marzo]] [[1927]]. Durante i primi anni del [[fascismo]], il commissario della Squadra Mobile di Polizia Francesco "Don Ciccio" Ingravallo, arguto e orgoglioso molisano, è incaricato di indagare su un furto di gioielli ai danni di un'anziana donna di origini venete, la vedova Menegazzi. In seguito viene uccisa, nello stesso palazzo che era stato teatro della rapina, la moglie di un uomo piuttosto ricco, la signora Liliana Balducci. Il luogo del furto e dell'omicidio è un tetro palazzo di [[via Merulana]] 219, noto come "Palazzo degli Ori", situato poco distante dal [[Colosseo]].
 
La narrazione parte con la descrizione dell'ambiente attorno alla signora Balducci e si allarga ai [[Castelli Romani]] da dove provengono le domestiche della signora e le "nipoti", ragazze che accoglieva come figlie per compensare solitudine e mancata maternità. Intorno una folla di comparse: la svenevole e avvizzita contessa Menegazzi, vittima del furto, il commendator Angeloni "prosciuttofilo", i brigadieri della questura, i carabinieri di [[Marino (Italia)|Marino]] a caccia di indizi nella campagna, le figure sfocate delle domestiche e nipoti.