Pedro de la Gasca: differenze tra le versioni

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{{Bio
|Titolo =
|Nome = Pedro de la
|Cognome = Gasca
|PostCognome =
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|Attività3 = generale
|Nazionalità = spagnolo
|PostNazionalità = , nonché secondo [[viceré del Perù]] dal [[10 aprile]] [[1547]] al [[27 gennaio]] [[1550]]
|Categorie =
|FineIncipit =
|Immagine = gasca.jpg
|Didascalia =
}}
 
==Biografia==
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Gasca salpò dalla Spagna nel maggio del [[1546]], senza truppe o soldi. Con lui c'erano due missionari [[domenicani]] e pochi servi.
 
Giunse a [[Panamá]], presentandosi come mediatore incaricato di ristabilire la pace, garantendo un'[[amnistia]] generale. Gasca disse che se non fosse riuscito a raggiungere l'obbiettivo, una flotta reale di 40 navi e 15 000 uomini era pronta a salpare da [[Siviglia]] a giugno, per ristabilire l'ordine con le cattive maniere. La flotta di Pizarro si trovava a Panama, e le capacità diplomatiche di Gasca ebbero la meglio su Pizarro, riuscendo a convincerlo.
 
Gonzalo Pizaro, comunque, rifiutò di sottomettersi e fuggì segretamente a [[Cuzco]], dove sapeva di trovare truppe a lui leali. Gasca, scortato da quasi l'intera flotta di Pizarro, approdò a [[Tumbes]] nel [[1547]]. In una dichiarazione ufficiale chiedeva ai buoni cittadini di unirsi a lui nel tentativo di riportare la pace. In un altro proclama garantiva l'amnistia a tutti i disertori, promettendo anche ricompense a coloro che, con le armi, avrebbero appoggiato la corona spagnola. Abrogò anche le [[Leggi nuove]], il motivo per cui era scoppiata la rivolta.