Mare interno occidentale: differenze tra le versioni

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Il canale interno occidentale era un mare poco profondo, pieno di abbondante vita marina. Gli abitanti del Mare Interno comprendevano i [[rettili]] marini predatori, i più grandi animali del mare cretacico: i [[Mosasauridae|mosasauridi]] che crescevano fino a 18 metri in lunghezza, [[Ichthyosauria|ittiosauri]] (un esemplare proveniente da [[Pink Mountain]] nella [[Columbia Britannica]] è attualmente il più grande esemplare di ittiosauro mai trovato {{Citazione necessaria|data=febbraio 2007}}). Altri abitatori dell'ambiente marino includevano [[squalo|squali]], come lo ''[[Squalicorax]]'', e [[Osteichthyes|pesci ossei]] superiori incluso il ''[[Pachyrhizodus]]'', ''[[Enchodus]]'', e il massiccio ''[[Xiphactinus]]'' lungo 5 metri, un pesce più grande degli attuali pesci ossei. Nella vita marina di allora c'erano gli [[invertebrati]] come [[molluschi]], [[ammoniti]], [[Belemnoidea|belemniti]] (simili al calamaro), e il [[plancton]] incluso i [[coccolitofori]] che secernevano le piastrine calcaree le quali danno proprio il nome al Cretacico, i [[foraminiferi]] e [[radiolari]].
[[File:Kansas sea2DB.jpg|thumb|Una ''[[Cretoxyrhina]]'' e due ''[[Squalicorax]]'' che vanno intorno a un ''[[Claosaurus]]'' morto nel Mare interno occidentale]]
Il mare interno occidentale fu anche l'habitat dei primi [[Aves|uccelli]], inclusi gli ''[[Hesperornis]]'' (incapaci di volare) i quali avevano robuste gambe per nuotare nell'acqua e piccole appendici simili ad ali usate come timone marino piuttosto che per volore; e l'''[[Ichthyornis]]'' simile alla [[sterna]], unaun primo aviario con un becco mostrante tutti i denti.
 
Sul fondo marino la vongola gigante ''[[Inoceramus]]'' ha lasciato comuni conchiglie fossilizzate a [[Pierre Shale]]. La vongola aveva una spessa conchiglia ricoperta di "''prismi''" di calcite depositati perpendicolarmente alla superficie, che le davano una lucentezza perlacea in vita. I paleontologi suggeriscono che la dimensione gigante era un adattamento alla vita nelle acque degli oscuri fondali, dove proporzionalmente una grande area branchiale avrebbe permesso all'animale di sostentarsi nelle acque povere di ossigeno.