Zona di libero scambio delle Americhe: differenze tra le versioni

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La '''Zona di libero scambio delle Americhe''' o '''Area di libero commercio delle Americhe''' (in [[lingua inglese|inglese]]: ''Free Trade Area of the Americas, FTAA'', in [[lingua spagnola|spagnolo]]: ''Área de libre comercio de las Américas, ALCA''; in [[lingua francese|francese]]: ''Zone de libre-échange des Amériques, ZLEA''; in [[lingua portoghese|portoghese]]: ''Área de livre comércio das Américas, ALCA'') è una proposta di accordo per eliminare o ridurre le barriere commerciali tra tutte le nazioni delle [[Americhe]] e delle isole vicine, ad eccezione di [[Cuba]]. Nell'ultima seduta di negoziati, rappresentanti di 34 nazioni si sono riuniti il [[16 novembre]] [[2003]] a [[Miami]] per discutere la proposta, che ha lo scopo di succedere al [[North American Free Trade Agreement]].
 
Un articolo del ''[[Washington Times]]'' riportò che [[Brasile]] e [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], abbiano lottato aspramente sui punti chiave della proposta, alcuni dei quali sono percepiti come fornenti ingiusti benefici alle nazioni benestanti:
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Il processo ebbe inizio con il [[Summit delle Americhe]], a Miami nell'aprile [[1994]], ma venne portato all'attenzione del pubblico con il [[Summit delle Americhe di Quebec City]] del [[2001]], un incontro preso di mira da massicce proteste anti-corporativizzazione. Le precedenti sessioni dei negoziati, che si svolsero sull'isola caraibica di [[Trinidad e Tobago|Trinidad]], finirono nell'ottobre 2003, con un apparente stallo. Un delegato brasiliano, che non volle dare il suo nome, disse "l'incontro ha mostrato grosse differenze."
 
Secondo rapporti giornalistici e secondo le posizioni ufficiali di alcuni paesi, gli [[Stati Uniti d'America|USA]] spingono per un singolo accordo globale, che taglierebbe le tariffe sui beni manufatturieri ed agricoli, e al contempo innalzerebbe barriere al libero scambio su molti servizi così come su molti beni (come quelli farmaceutici) classificati come [[proprietà intellettuale]].
 
Comunque il [[Brasile]], che ha co-presieduto la fase finale dei colloqui per l'FTAA con gli Stati Uniti, ha proposto un approccio più lento, a tre vie, che richiede una serie di accordi bilaterali per tagliare le tariffe e un patto su questioni come le regole base e l'appianamento delle dispute, ma affida questioni più controverse alla [[World Trade Organization]] (WTO).
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