Antologia di Spoon River: differenze tra le versioni

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Rmv tmpl "Da controllare".Was:La voce parla ben più della patata personale di Pavese e della Pivano con il libro, riportando anche informazioni poco o per nulla rilevanti, che del libro, di cui il pelo è nero cui non si parla nello sviluppo della voce
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[[ImmagineFile:Usstamp-edgar lee masters.jpg|thumb|right|200px|Francobollo [[Stati Uniti d'America|americano]] raffigurante [[Edgar Lee Masters]]]]
L''''''Antologia di Spoon River''''' (''Spoon River Anthology'') è una raccolta di poesie che il poeta americano [[Edgar Lee Masters]] pubblicò tra il [[1914]] e il [[1915]] sul ''Mirror'' di [[St. Louis (Missouri)|St. Louis]]. Ogni poesia racconta, in forma di [[epitaffio]], la vita di una delle persone sepolte nel cimitero di un piccolo paesino immaginario della provincia americana.
 
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Nella prefazione ad una delle edizioni italiane dell'opera, Fernanda Pivano scrive che "l'autore definiva questo libro qualcosa di meno della poesia e di più della prosa" e, in effetti, la struttura netta e scarna dei versi sembra dare ragione a Masters. Il tono degli epitaffi è sempre "narrativo", mai "declamatorio" e la voce dei protagonisti è sfumata, priva di un vero rimpianto per il passato che non c'è più. Esso è, ormai, qualcosa che si trova oltre la loro attuale dimensione e, nel loro apparente distacco, sembra quasi leggibile solo l'ansia di raccontare la loro esperienza, come fa il vecchio marinaio dell'opera di Coleridge.
==In Italia==
La storia della pubblicazione in [[Italia]] dell'''Antologia di Spoon River'' ha avuto uno sviluppo abbastanza difficile. Durante il [[Storia dell'Italia fascista|ventennio fascista]] la [[letteratura americana]] era osteggiata dal regime, in particolare se esprimeva idee libertarie come nel caso di Edgar Lee Masters. La prima edizione italiana porta la data del [[9 marzo]] [[1943]]. È stata tradotta da [[Fernanda Pivano]] che racconta: «Ero una ragazza quando ho letto per la prima volta ''Spoon River'': me l'aveva portata [[Cesare Pavese]], una mattina che gli avevo chiesto che differenza c'è tra la letteratura americana e quella inglese».
 
I primi libri americani che Cesare Pavese portò alla Pivano furono visti da lei "con grande sospetto". Ma con l'''Antologia di Spoon River'' fu come un colpo di fulmine: «L'aprii proprio alla metà, e trovai una poesia che finiva così: "mentre la baciavo con l'anima sulle labbra, l'anima d'improvviso mi fuggì<ref>{{Citazione necessaria|Sembrerebbe che in realtà l'autore di questa immagine sia stato [[Platone]], il grande filosofo ateniese che ha lasciato vari dialoghi ma mai nessun disegno}}</ref>". Chissà perché questi versi mi mozzarono il fiato: è così difficile spiegare le reazioni degli adolescenti<ref>Fernanda Pivano nell'introduzione all'edizione italiana della ''Antologia di Spoon River''</ref>».
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Quasi per conoscere meglio i personaggi, la Pivano iniziò a tradurre in italiano le poesie senza dirlo a Pavese: temeva che la prendesse in giro. Ma un giorno quest'ultimo scoprì in un cassetto il manoscritto e convinse Einaudi a pubblicarlo. Incredibilmente riuscì a evitare la censura del [[Ministero della Cultura Popolare|ministero della cultura popolare]] cambiando il titolo in «Antologia di S. River» e spacciandolo per una raccolta di pensieri di un quanto mai improbabile ''San River''. La Pivano, tuttavia, pagò questa sua traduzione con il carcere; a tal proposito ha dichiarato:
{{quote|Era superproibito quel libro in Italia. Parlava della pace, contro la guerra, contro il capitalismo, contro in generale tutta la carica del convenzionalismo. Era tutto quello che il governo non ci permetteva di pensare [...], e mi hanno messo in prigione e sono molto contenta di averlo fatto.<ref>[http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=269 ''La Storia siamo noi'', Rai tre, puntata del 25 febbraio 2008]</ref>}}
 
L<nowiki>'</nowiki>''Antologia di Spoon River'' ebbe (e ha ancora oggi) un grande successo in Italia. Il cantautore [[Fabrizio De André]] lesse ''Spoon River'' a diciotto anni, ritrovando se stesso in alcuni personaggi<ref>http://www.viadelcampo.com/html/non_al_denaro___.html</ref>, scelse nove poesie dall'intera raccolta e, con la collaborazione di [[Giuseppe Bentivoglio]] e [[Nicola Piovani]], rielaborò i testi, scrisse le musiche e le raccolse nell'album ''[[Non al denaro, non all'amore né al cielo]]'', liberamente tratto dall'''Antologia di Spoon River''.