Telegramma Zimmermann: differenze tra le versioni

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[[File:Zimmermann-telegramm-offen.jpg|thumb|right|200px|Il telegramma, completamente decifrato e tradotto.]]
 
Il '''telegramma Zimmermann''' è un documento inviato via [[telegrafo]] il [[16 gennaio]] [[1917]], al culmine della [[prima guerra mondiale]], dal Ministro degli Esteri dell'[[Impero tedesco]], [[Arthur Zimmermann]], all'[[ambasciatore]] tedesco in [[Messico]], [[Heinrich von Eckardt]]. In esso si istruiva l'ambasciatore tedesco ad approcciare il governo messicano con la proposta di formare un'alleanza contro gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. Venne intercettato dai [[Regno Unito|britannici]] e il suo contenuto accelerò l'ingresso in guerra degli USA.
 
== Telegramma ==
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== Risposta messicana ==
Un generale incaricato dal presidente messicano [[Venustiano Carranza]], valutò le reali possibilità di una conquista delle ex-province, e giunse alla conclusione che la cosa non avrebbe funzionato. Occupare i tre stati avrebbe con tutta probabilità causato futuri problemi e la guerra con gli USA; il Messico non sarebbe stato inoltre in grado di accogliere una numerosa popolazione di discendenza inglese all'interno dei suoi confini; e la Germania non sarebbe stata in grado di fornire gli armamenti necessari per le ostilità che sarebbero sicuramente sorte. Carranza declinò la proposta di Zimmermann il [[14 aprile]], quando gli USA avevano già dichiarato guerra alla Germania.
 
== Intercettazione britannica ==
[[File:Ztel2.jpg|thumb|left|150px|Il telegramma, come venne decifrato dallo spionaggio della Marina Militare britannica. La parola Arizona non era nel cifrario tedesco e così venne suddivisa in più parti.]]
Il [[telegramma]] venne intercettato e decifrato in maniera sufficiente a comprenderne il senso dai decifratori [[Nigel de Grey]] e [[William Montgomery]] dell'unità di spionaggio della Marina Militare britannica denominata ''[[Room 40]]'', comandata dall'ammiraglio [[William R. Hall]]. Ciò fu possibile perché il codice usato dai tedeschi (0075) era stato parzialmente criptoanalizzato usando, tra le altre tecniche, messaggi in chiaro catturati e una versione precedente del cifrario presa a [[Wilhelm Wassmus]], un agente tedesco che operava in [[Medio Oriente]].
 
Il governo britannico, che voleva rendere pubblico il telegramma incriminante, si trovò ad affrontare un dilemma: se avesse prodotto apertamente il telegramma, i tedeschi avrebbero sospettato che il loro codice era stato decifrato; se non lo avesse fatto, avrebbe perso un'opportunità promettente di trascinare gli Stati Uniti nel conflitto – il messaggio venne inviato in un periodo in cui i sentimenti anti-tedeschi negli USA erano particolarmente accentuati, a causa della perdita di circa 200 vite di cittadini statunitensi per via degli attacchi sottomarini dei tedeschi.
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Il governo britannico suppose che l'ambasciata tedesca a [[Washington (distretto di Columbia)|Washington]] avesse inviato il messaggio all'ambasciata in Messico attraverso il sistema telegrafico commerciale, e quindi ne doveva esistere una copia all'ufficio telegrafico pubblico di [[Città del Messico]]. Se potevano ottenerne una copia, potevano passarla al governo statunitense dichiarando che l'avevano scoperta grazie allo spionaggio in Messico. A questo scopo contattarono un agente britannico in Messico, noto solo come Mr. H., che riuscì ad ottenerne una copia. Per la gioia dei decifratori britannici, il messaggio era stato inviato da Washington nel Messico utilizzando il vecchio cifrario, quello posseduto anche da Wassmus, e poté quindi essere decifrato completamente — questo avvenne probabilmente perché l'ambasciata tedesca in Messico non aveva un cifrario più recente.
 
Il telegramma venne consegnato dall'ammiraglio Hall al Ministro degli Esteri britannico, [[Arthur James Balfour]], che a sua volta contattò l'ambasciatore statunitense a [[Londra]], [[Walter Page]], e gli consegnò il telegramma il [[21 febbraio]]. Due giorni dopo quest'ultimo lo consegnò al presidente statunitense [[Woodrow Wilson]].
 
== Effetto negli Stati Uniti ==
Il sentimento popolare negli Stati Uniti a quell'epoca era generalmente anti-messicano ed anti-tedesco. Il generale [[John J. Pershing]] aveva per lungo tempo dato la caccia al bandito-rivoluzionario [[Pancho Villa]], che aveva compiuto diverse incursioni oltre confine. Questa era una grossa spesa per il governo statunitense, e Wilson era incline a interrompere la ricerca fino a quando in Messico non si sarebbero tenute nuove elezioni, insediato un nuovo governo, e promulgata una nuova costituzione (una convenzione costituente, che avrebbe adottato la [[Costituzione del Messico]] del [[1917]], era all'epoca in fase di svolgimento). La notizia del telegramma esacerbò la tensione tra USA e Messico, poiché un tale trattato, se in vigore, avrebbe ostacolato l'elezione di un nuovo governo messicano più amichevole nei confronti degli interessi statunitensi.
 
Il [[1º marzo]], il governo statunitense diede una copia in chiaro del telegramma alla stampa. Inizialmente l'[[opinione pubblica]] statunitense credette che il telegramma fosse un falso, progettato per portare la nazione in guerra a fianco degli Alleati. Questa opinione venne rafforzata dai diplomatici tedeschi, giapponesi e messicani, e dai pacifisti e dalle lobby pro-germaniche degli Stati Uniti, che denunciarono all'unisono il telegramma come contraffatto.
 
== Discorso di Arthur Zimmermann ==
Comunque, con una mossa inaspettata, Zimmermann ne confermò l'autenticità il [[3 marzo]], e successivamente in un discorso del [[29 marzo]] 1917. Il discorso intendeva spiegare la sua versione della storia. Egli iniziò spiegando che non aveva scritto una lettera a Carranza, ma aveva dato istruzioni all'ambasciatore tedesco tramite un "percorso che gli era sembrato sicuro".
 
Egli disse inoltre che nonostante l'offensiva sottomarina, si augurava che gli USA sarebbero rimasti neutrali. La sua proposta al governo messicano sarebbe stata portata avanti solo se gli USA avessero dichiarato guerra, e credeva che le sue istruzioni fossero "assolutamente leali nei confronti degli Stati Uniti". In effetti, egli incolpò il presidente Wilson di aver rotto le relazioni con la Germania "con straordinaria durezza" dopo l'intercettazione del telegramma, e che quindi l'ambasciatore tedesco "non ebbe più la possibilità di spiegare l'attitudine dei tedeschi, e che il governo statunitense aveva declinato l'invito a negoziare".
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== Dichiarazione di guerra ==
Anche se il telegramma iniziava dichiarando che la Germania era estremamente interessata a mantenere la neutralità statunitense, pur dovendo necessariamente affondarne i battelli commerciali diretti verso le isole britanniche (notare che da tre anni gli inglesi avevano bloccato ogni rifornimento via mare alla Germania, causandone lo strangolamento economico, senza che questo avesse sollevato rilievi da parte degli USA), questa manovra precauzionale potenzialmente ostile evocò un'esplosione di sentimenti anti-tedeschi. Wilson rispose chiedendo al Congresso di armare le navi americane, così che potessero difendersi dai potenziali attacchi sottomarini dei tedeschi. Pochi giorni dopo, il [[2 aprile]] 1917, Wilson chiese al Congresso di dichiarare guerra alla Germania. Il [[6 aprile]] il Congresso votò l'ingresso degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale.
 
I [[sottomarino|sottomarini]] tedeschi avevano in precedenza attaccato navi statunitensi nei pressi delle [[Isole Britanniche]], quindi il telegramma non fu l'unica causa dell'entrata in guerra; giocò però un ruolo decisivo nell'orientare l'opinione pubblica statunitense. Venne percepita come cosa particolarmente perfida che il telegramma fosse inizialmente trasferito dall'ambasciata statunitense a Berlino a quella tedesca a Washington, prima di essere inoltrato in Messico. Era invece semplicemente una mossa obbligata, non esistendo canali di comunicazione diretti fra Berlino e il Messico relativamente più sicuri. Una volta che l'opinione pubblica ritenne autentico il telegramma, divenne molto più facile manovrarla in modo da spingere gli USA nella Grande Guerra.
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* ''On Secret Service East of Constantinople'', di Peter Hopkirk. Oxford University Press, 1994 ISBN 0-19-280230-5
* ''The Zimmermann Telegram'', di [[Barbara W. Tuchman]], Ballantine Books, [[1958]] ISBN 0-345-32425-0
* ''The Zimmermann Telegram of January 16, 1917 and its Cryptographic Background'' di William F. Friedman e Charles J. Mendelsohn: . War Department, Office of the Chief Signal Officer, Washington, GPO, 1938
 
== Voci correlate ==