Capodimonte (Napoli): differenze tra le versioni

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Dopo l'[[unità d'Italia]] mentre la Reggia e le ville circostanti continuavano a essere crocevia di nobili, Capodimonte continuava a conservare il suo aspetto di piccolo casale rurale, pur facendo parte del Comune di Napoli. Negli [[Anni 1930|anni trenta]] sulla collina dei [[Colli Aminei]] fu edificato il [[Seminario Arcivescovile di Napoli]], progettato dall'ingegner Tirone, per interessamento del [[cardinale]] [[Alessio Ascalesi]], che lo inaugurò il 29 giugno [[1934]].
 
Subito dopo la [[Seconda guerra mondiale]], Capodimonte si espanse verso nord, con la costruzione del [[Rionerione Lieti]]. Alla fine degli [[anni 1960|anni sessanta]], la frenetica espansione edilizia dei [[colli Aminei]] nella zona occidentale della collina snaturò, per fortuna solo parzialmente viste le impervie caratteristiche del territorio, gli equilibri ambientali e paesaggistici di Capodimonte che, nonostante la forte espansione edilizia, conserva ancora oggi una notevole superficie boschiva, oraattualmente tutelata e ben conservata, che circonda i caseggiati di Porta Piccola e Porta Grande, sorti appunto attorno le due porte di accesso alla reggia[[Reggia di Capodimonte|Reggia]].
 
==L'isolamento==