Lungarno delle Grazie: differenze tra le versioni

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| [[File:Palazzo Bombicci Pontelli, giardino 03.JPG|150px]] || 12 || [[Palazzo Bombicci Pontelli]] || È questo l'affaccio sul lungarno del palazzo Bombicci Pontelli in [[corso dei Tintori]] 19-21. Su uno degli edifici delle rimesse che delimitano il piccolo giardino ricorre nuovamente l'arme della famiglia. Il campanello sul lungarno reca ancora la scritta "Scuderia Conte Bombicci Pontelli".
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| [[File:PalazzoLungarno bargaglidelle sulgrazie, lungarnopalazzo bargagli 011.jpgJPG|150px]]|| 22 || [[Palazzo Bargagli (Firenze)|Palazzo Bargagli]] || Il palazzo, che presenta una facciata anche su [[corso dei Tintori]] 6, mostra sul lato del lungarno un fronte che si sviluppa per quattro piani su sei assi, caratterizzato da un elevato e inusitato numero di finestre e balconi, evidentemente per sfruttare al meglio la posizione aperta al fiume e alla luce. Gli interni si presentano ricchi di stucchi databili ai primi del Novecento. Occupato a lungo da uffici comunali, ospita attualmente, tra l'altro, la redazione fiorentina del "[[Corriere della Sera]]".
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| [[File:Lungarno delle grazie, casa tommaseo 1.JPG|150px]] || 26 || [[Casa di Niccolò Tommaseo]] || L'edificio è ricordato dalla letteratura per essere stato per quattordici anni la residenza del linguista, scrittore e patriota [[Niccolò Tommaseo]] che qui morì nel maggio del [[1874]], come indica la lapide posta dal Municipio di Firenze sulla facciata. Sulla casa, che reca lo stemma dell'Arte della Lana, è, d'angolo con la volta dei Tintori, un elegante tabernacolo settecentesco, danneggiato dall'esplosione delle mine destinate a distruggere l'antico ponte alla Grazie.
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| [[File:Lungarno delle grazie, palazzo bargaglimori 1ubaldini.JPGjpg|150px]] || 28 || [[Palazzo Bardi Tempi]] || L'edificio presenta un ampio fronte, organizzato su ben sette assi e sviluppato per tre piani più un [[mezzanino (architettura)|mezzanino]]. Ancora più estesa la facciata che guarda su [[via de' Benci]], con nove assi. Sicuramente si tratta di un edificio costruito inglobando strutture medioevali che, al pari degli altri che lo affiancano sul lungarno, si è poi sviluppato anche verso il fiume portando al progressivo restringimento dei suoi argini. Nel nostro caso, in particolare, nei sotterranei dell'edificio sono stati rinvenuti i resti del muraglione di sostegno eretto lungo l'Arno a partire dal [[1287]] su istanza dei frati minori di [[Santa Croce (Firenze)|Santa Croce]], a limitare i danni che il fiume produceva nella zona. Nel [[1374]] l'area risulta già di proprietà della famiglia [[Alberti]], ed è da supporre che presto siano state qui costruite case al pari di quanto è accaduto per l'altro lato della via dove ora è il [[palazzo Alberti Malenchini]].
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