Indra: differenze tra le versioni

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Essendo l'induismo una religione [[Enoteismo|enoteista]], nel pantheon vedico, a differenza di quello greco, ciascun Deva è celebrato come il più grande negli inni a lui dedicati. A decretare il primato di Indra sulle altre divinità sono soprattutto i numerosissimi inni a lui dedicati che si trovano nel [[Rig Veda]], quasi un quarto (circa 250) e in altri 50 è citato.
 
Indra è il dio guerriero, protettore degli [[Arii]], che guida nelle loro conquiste. La sua figura è gigantesca, ha [[barba]] e [[Capello|capelli]] biondi avvolti in un turbante, e marcia in battaglia su un carro trainato da due [[Cavallo|cavalli]] sauri brandendo in mano le suela armi''[[vajra]]'', arma che simboleggia la [[folgore]], oppure la <<rete d'Indra>>, simbolo del mago e dell'illusionista.<ref> Pio Filippani-Ronconi,''Miti e religioni dell'India'', [[Newton Compton]], 1992, Roma, pag. 165</ref> Indra è un grande bevitore di [[soma (Vedismo)|soma]], bevanda tipica del sacrificio vedico, che beve in grandi quantità prima dei combattimenti.
 
Indra è anche considerato l’uccisore di Vṛtra (dalla radice vṛ=costringere, avvolgere. È spesso raffigurato come serpente costrittore), figlio di Tvaṣṭṛ (l’artigiano degli dei), che è anche padre di Indra. Per cui Indra e Vṛtra possono essere considerati fratelli.