Presente: differenze tra le versioni

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Il presente risulta, ad un rigoroso studio [[logica|logico]] e matematico non esistere, in quanto per quanto si voglia delineare e limitare la sua [[definizione]] nello [[spazio]] tempo di fatto è infinitamente piccola da non potersi misurare. Del presente infatti si può studiare solo il suo intorno ([[Limite (matematica)|limite]]) che è formato da un po' di futuro e da un po' di passato. Da un futuro ormai molto vicino che passando per l'[[istante]] '''t 0''' diventa un passato molto vicino.
Il presente diventa una [[linea]] [[adimensionale]] che separa il passato dal futuro.
Il presente non esiste se non diventa subito dopo contenuto della memoria del passato.
Il futuro lo immagginimoimmaginiamo possibile con l'esperienza delle cose passate ma diventa reale solo passando per la linea del presente.
 
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== Approccio pragmatico ==
Il tempo trascorre in un eterno presente, il presente che noi percepiamo, a prescindere dalle nostre considerazioni spaziotemporali. L'uomo, che necessita di organizzare gli eventi della sua vita ha stabilito un calendario matetamatico che definisce le conseguenzialitàconsequenzialità e la sequenzialità.
 
Il futuro ed il passato potrebbero essere costruzioni mentali (e non esistere) di cui non abbiamo la percezione sensoriale.
Mentre il presente è l'unico '''presente'''(vicino) a noi di cui possimopossiamo avere la tangibilità.
Il passato per un uomo che non ha memoria non esiste cosi il futuro per un uomo che non ha immagnazioneimmaginazione non esiste.
Lo studio della [[memoria colletivacollettiva]] su cui rimane traccia del passato è quella che gli [[antropologia|antropologi]] portano come necessità (causa necessaria) della nascita della scrittura. La necessità di [[comunicare]] un evento successo prima a chi viene dopo.
La scrittura è una forma di memoria del passato che si rievoca rilegendolarileggendola nel presente.
 
== Note ==