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{{quote|La nostra lira, che rappresenta il simbolo della Nazione, il segno della nostra ricchezza, il frutto delle nostre fatiche, dei nostri sforzi, dei nostri sacrifici, delle nostre lacrime, del nostro sangue, va difesa e sarà difesa.|Mussolini durante il discorso di Pesaro del [[18 agosto]] [[1926]]<ref>Dizionario mussoliniano a cura di Bruno Biancini, Ulrico Hoepli editore, Milano, 1942 pag. 19</ref>}}
 
{{Citazione necessaria|Ma dall'opera di risanamento della Lira dipendeva l'esito delle trattative avviate con [[Washington (distretto di Columbia)|Washington]] per ottenere prestiti utili sia al risanamento della situazione finanziaria italiana.}}<ref>Luigi de Rosa, ''La rivoluzione industriale in Italia'', Laterza, Bari, 1980, p. 59.</ref> La situazione era complicata anche da problemi internazionali: scisso da tempo il cordone ombelicale con la finanza tedesca, si stava esaurendo anche l'apporto degli investitori francesi. Già da qualche anno si erano creati motivi di tensione: da una parte Mussolini temeva che un'intesa con [[Parigi]] potesse irritare i britannici e che l'egemonia francese potesse ostacolare i piani di espansione nel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]]. A loro volta i francesi mostravano molto più interesse a riallacciare i rapporti con l'industria tedesca.
 
L'uomo chiamato a compimento del progetto e dell'operazione di rivalutazione della lira fu Giuseppe Volpi, che dal [[1925]] al [[1928]] fu [[Elenco dei Ministri delle Finanze del Regno d'Italia|ministro delle finanze]]. La politica adottata da Volpi scartò la possibilità di far ricorso ad inasprimenti finanziari, puntando piuttosto sulla riduzione della domanda interna, la restrizione del credito e l'abbassamento dei salari. Il regime voleva evitare di trovarsi nella stessa situazione avutasi in [[Germania]] all'indomani del crollo del [[Papiermark|marco]] nel [[1923]]. Inoltre il regime intendeva assicurarsi in questo modo i consensi della piccola e media borghesia, che riuscì in effetti a migliorare almeno in parte il proprio [[potere d'acquisto]].