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{{Bio
#RINVIA [[Astioco (mitologia)]]
|Nome = Astioco
|Cognome =
|PreData =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Sparta
|AnnoNascita = metà del [[V secolo a.C.]]
|LuogoMorte =
|AnnoMorte = dopo il [[411 a.C.]]
|Attività = ammiraglio
|Epoca =
|Nazionalità = spartano
|PostNazionalità =
}}
 
==Biografia==
===Nell'Ellesponto===
Nella primavera del [[412 a.C.]] (l'anno dopo la [[Spedizione ateniese in Sicilia|vittoria sugli Ateniesi in Sicilia]]) Astioco prese il posto di Melancrida come ammiraglio spartano e, alla fine dell'estate, si recò a [[Chio (isola)|Chio]] con quattro navi.<ref>Tucidide, ''Guerra del Peloponneso'', VIII, 20.</ref> [[Lesbo]] era l'obiettivo della missione: poco dopo il suo arrivo era stata interamente ripresa dagli Ateniesi.<ref>Tucidide, ''Guerra del Peloponneso'', VIII, 23.</ref>
 
Astioco era impaziente di provare a riconquistarla ma, a causa del rifiuto degli abitanti di Chio e del loro capitano spartano, [[Pedarito]], dovette attendere, andando invece a prendere il comando generale di [[Mileto (Asia Minore)|Mileto]].<ref>Tucidide, ''Guerra del Peloponneso'', VIII, 31-33.</ref>
Lì rinnovò il trattato coi [[Impero achemenide|Persiani]] e vi rimase fermo nonostante le suppliche di Chio, che era assediata dagli Ateniesi. Stava per andare in loro soccorso quando, a metà inverno, gli fu ordinato di unirsi ad una flotta che veniva da Sparta; con essa c'erano anche dei commissari che, viste le lamentele di Pedarito, erano stati mandati per controllare il suo operato.
 
===Astioco e Tissaferne===
Prima di ciò, sembra che Astioco si fosse messo al servizio degli interessi persiani. Al suo arrivo a Mileto, probabilmente, aveva ricevuto da Sparta l'ordine di uccidere [[Alcibiade]]; trovandolo, però, alla corte del [[satrapo]] [[Tissaferne]], non solo non compì la sua missione ma, ricevendo notizie private delle trattive in corso cogli Ateniesi, andò a [[Magnesia al Meandro|Magnesia]], tradì [[Frinico (oligarca)|Frinico]] e si mise al servizio del satrapo.<ref>Tucidide, ''Guerra del Peloponneso'', VIII, 45-50.</ref>
 
Da quel momento in poi, visti i desideri di Tissaferne, Astioco si sforzò soprattutto di mantenere inattive le sue truppe. Probabilmente, anche dopo essersi unito alla nuova flotta spartana, ebbe poco a che fare colla presa di [[Rodi]]; d'altro canto, però, è certamente colpa sua l'aver sprecato varie buone occasioni, causate dai litigi tra gli Ateniesi avvenuti nel [[411 a.C.]], dopo il suo ritorno a Mileto.<ref>Tucidide, ''Guerra del Peloponneso'', VIII, 60-63.</ref>
 
===Ultimi fatti===
Il discontento delle sue truppe, specialmente quello dei Siracusani, fu tale da provocare una rivolta, che mise in pericolo la stessa vita di Astioco; poco dopo, infatti, fu sostituito da [[Mindaro]], mentre lui tornò in patria, dopo aver comandato la flotta dell'Ellesponto per otto mesi.<ref>Tucidide, ''Guerra del Peloponneso'', VIII, 84-85.</ref>
 
A Sparta testimoniò a favore delle accuse mosse a [[Tissaferne]] dal siracusano Ermocrate.<ref>Senofonte, ''Elleniche'', I, 1, 31.</ref>
 
Dopo il 411 non si hanno più notizie di Astioco.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
;Fonti primarie
*[[Diodoro Siculo]], ''[[Bibliotheca historica]]'' ([http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?doc=Perseus:text:1999.01.0084&query= qui])
*[[Senofonte]], ''[[Elleniche]]'' ([http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?doc=Perseus:text:1999.01.0206&query= qui])
*[[Tucidide]], ''[[Guerra del Peloponneso (Tucidide)|Guerra del Peloponneso]]'' ([http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Thuc.&fromdoc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0200 qui])
 
;Fonti secondarie
* {{SmithDGRBM|articolo=Astyochus|url=http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=astyochus-bio-1&fromdoc=Perseus%3Atext%3A1999.04.0104}}
 
{{Portale|antica Grecia|biografie}}