Istituto Árni Magnússon: differenze tra le versioni

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{{tmp|museo}}[[ImmagineFile:University_of_Iceland-Arnagardur.jpg|thumb|right|340px|L'edificio ''Árnagarður'' sede dell'istituto Árni Magnússon.]]
L''''Istituto Árni Magnússon''' (''Stofnun Árna Magnússonar'') è un [[museo]] e un istituto di studi storici situato a [[Reykjavík]] in [[Islanda]]. È stato fondato nel [[1971]] appositamente per accogliere l'importante collezione di [[manoscritto|manoscritti]] [[medioevo|medievali]] islandesi di [[Árni Magnússon]].
 
Dopo aver incorporato progressivamente, negli anni, altri enti analoghi dell’isola, l'Istituto Árni Magnússon è diventato attualmente il più importante centro mondiale di studi classici islandesi. La sede principale è situata nel complesso dell'[[Università di Islanda]] a cui l'istituto è collegato a livello amministrativo mantenendo tuttavia una gestione indipendente nell'ambito della ricerca e la conservazione dei documenti.
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==La collezione di manoscritti islandesi==
===Costituzione===
Árni Magnússon ([[1663]]-[[1730]]) si trasferì in [[Danimarca]] nel [[1682]]-[[1683]] come studente e discepolo del dotto medico e matematico danese [[Thomas Bartholin]] per stabilirvisi, poi, definitivamente nel [[1701]] quando ottenne una cattedra all'[[Università di Copenaghen]].
 
Appassionato archivista, Magnússon iniziò a collezionare manoscritti islandesi antichi riuscendo a realizzare nel corso degli anni una raccolta cospicua (oltre 2000 codici) e di notevole valore storico, letterario e artistico, conosciuta col nome di ''[[Arnamagnæan Codex]]''.
 
La collezione venne conservata nei depositi dell'[[Università di Copenaghen]] (di cui Magnússon fu docente per molti anni) e successivamente nella [[Biblioteca reale (Danimarca)|Biblioteca Reale Danese]], sempre a [[Copenaghen]], per essere, infine, ceduta, in larga parte, all'[[Islanda]] il [[21 aprile]] [[1971]] andando a costituire la collezione dell'istituto islandese.
 
===Composizione===
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* i due manoscritti del [[Codex Regius]] (siglati come '''GKS 2367 4°''' e '''GKS 2365 4°''') che contiene l’edizione originale dell’[[Edda poetica]] e una delle quattro edizioni canoniche dell'[[Edda in prosa]];
* un'altra copia dell'Edda in prosa di [[Snorri Sturluson]], la cosiddetta ''[[Edda oblongata]]''<ref>''Edda allungata'' a causa della forma delle pagine lunghe e strette.</ref> (siglato '''AM 738 4°''');
* due copie (siglate '''AM 113 a fol''' e '''AM 113 b fol''') dell'[[Íslendingabók]] (''Libro degli islandesi''<ref>Si tratta di una cronaca della colonizzazione dell'Islanda compilata nei primi anni del [[XII secolo]] da [[Ari Þorgilsson]]. Il manoscritto originale andò perduto già nel corso del [[XVII secolo]], poco dopo la creazione delle due copie.</ref>) redatte nel [[XVII secolo]] da Jón Erlendsson per il [[vescovo]] [[Brynjólfur Sveinsson]] già scopritore del Codex Regius;
* il [[Landnámabók]] (''Libro dell'insediamento''), il più antico manoscritto sulla colonizzazione norvegese dell'Islanda nel [[IX secolo|IX]]-[[X secolo]];
* il [[Flateyjarbók]] (''Libro dell'isola piatta'') siglato come '''GKS 1005 fol''', pregevole manoscritto [[miniatura|miniato]] che raccoglie la maggior parte delle saghe dei [[Elenco di monarchi norvegesi|re norvegesi]] che compongono l'[[Heimskringla]] di [[Snorri Sturluson]] con varie integrazioni originali quali per esempio l'unica copia del poema eddico [[Hyndluljóð]];
*il manoscritto ''Stofnun Árna Magnússonar á Íslandi'' (siglato '''[[SÁM 66]]'''), una raccolta dell'Edda poetica contenente carmi assenti nel Codex Regius come lo [[Svipdagsmál]].