Scommettiamo?: differenze tra le versioni

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|Genere = Gioco a premi
|Presentatore = [[Mike Bongiorno]]
|Autore = [[Mike Bongiorno|Bongiorno]], [[Ludovico Peregrini|Peregrini]], [[Piero Turchetti|Turchetti]],
|Rete = [[Rai Uno]]
|Regista = [[Piero Turchetti]]
|URL}}
 
'''''Scommettiamo?''''' era un gioco a [[quiz]] di successo trasmesso ogni [[giovedì]] [[sera]] dalla [[Rai Uno|prima rete Rai]] dal [[23 dicembre]] [[1976]] al [[21 dicembre]] [[1978]], condotto da [[Mike Bongiorno]] con la valletta [[Paola Manfrin]], che raccoglieva la pesantissima eredità della più famosa [[Sabina Ciuffini]]: prima valletta contestatrice e irriverente decise di non continuare dopo la prima edizione e fu sostituita, nelle due successive, dalla più spigliata [[Patrizia Garganese]]. Alla prima puntata del 23 dicembre 1976 i concorrenti furono Sergio Trabalza di Trento, Maria Luisa Bergna di Como e Carmine Di Bello di Milano. Alla fine vinse Di Bello con 2 milioni e 370 000 lire. L'audience fu record italiano del tempo con 20.000.000 di telespettatori.
 
Il meccanismo del gioco a quiz è del tipo «a scommesse», sul modello dell'[[ippica]]. In questo gioco si distinse, in particolare, il campione Giuliano Canevacci, che fu l'unico, nella storia di tutti i quiz, a lasciare il gioco imbattuto: infatti, egli si ritirò dopo aver vinto per otto puntate consecutive in quanto stanco di studiare decine e decine di materie (ne dichiarò ben 64!) per prepararsi alle risposte (si ricorda che non ne abbia mai sbagliata una), e naturalmente vinse anche la finalissima. Altri campioni che raggiunsero una certa popolarità furono Maria Teresa Lattanzi, Alberto Pozzolini, Alfredo Maria Rossi, Ugo Berardi (che rispondeva a domande su [[Giuseppe Verdi]]) e Paolo Paolicchi (astrofisico, che rispondeva a domande su [[Franz Kafka]]).
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Ve ne furono dieci all'inizio della prima stagione, poi furono ridotte ad otto; divennero sette nella seconda e nella terza.
La «corsa» è strutturata così: Mike introduce il tema della corsa.
Successivamente, alle spalle di Mike c'è un totalizzatore elettronico stile ippodromo sul quale
compaiono i tre tipi di domande disponibili per la corsa, variabili tra «chi?», «dove?», «quando?», «perché?», «come?», «quale?», seguiti ognuno da una quota, come nelle scommesse ippiche.
A questo punto i tre concorrenti hanno 10 secondi di tempo per digitare su una tastiera la domanda cui intendono rispondere e la cifra da scommettere, che varia dalle 10 000 alle 500 000 lire. Le postazioni dei concorrenti sono dei «picchetti» da ippodromo separate da compensati che impediscono ai concorrenti di «spiare» le scommesse degli avversari.
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===«Handicap o cavallino?»===
È la fatidica domanda posta da Mike ai telespettatori in occasione delle «corse handicap» (nella prima stagione la quarta e l'ottava, poi solo la quinta con la riduzione a otto corse e prima della quarta corsa nella seconda e nella terza stagione), in quanto la valletta sta per girare, azionandola con una leva, una ruota sporgente dalla costola, sulla quale si alternano la scritta «'''handicap'''» e il '''cavallino Michele''', storica ''mascotte'' del programma con le sembianze del suo conduttore.
Se la ruota si ferma sul cavallino, il gioco prosegue regolarmente, ma se si ferma sull'«''handicap''» il concorrente in testa riparte dal montepremi del secondo classificato, il quale riparte dal montepremi del concorrente in coda. Quest'ultimo non subisce nulla.
Il momento dell'''handicap'', come ammesso dallo stesso Mike durante l'ultima puntata della seconda edizione, non incontrò il favore del pubblico, in quanto penalizzava fortemente moltissimi concorrenti che persero parecchi milioni di lire; per venire incontro alle critiche, durante la terza stagione, in caso di «handicap», si poneva al concorrente in testa e a quello mediano una domanda multipla del tutto analoga a quella finale (senza cuffia e con la cabina aperta): rispondendo esattamente, non si subivano gli effetti dell'«handicap».
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* Il programma era registrato nello studio 2 della [[Fiera di Milano]]. Nello studio 1 registrava Pippo Baudo con ''Chi?''(programma abbinato alla Lotteria Italia), al 3 invece registrava e sproloquiava con se stesso Roberto Benigni nella sua famosa [[Onda libera|''Televacca'']]. Nello studio 2 almeno nelle prime puntate registrava solo Mike Bongiorno con ''Scommettiamo?''. Nel 1977 forse nello studio convivevano, addirittura ad ore alterne, ''Scommettiamo?'' e lo storico ''[[Portobello (programma televisivo)|Portobello]]'' di [[Enzo Tortora]].
* Come al ''[[Rischiatutto]]'', il moderno meccanismo del gioco impediva che il programma venisse mandato in onda in diretta. Infatti, dopo la scelta della domanda da parte dei concorrenti, la registrazione si doveva interrompere per montarne il corrispondente filmato, in quanto in regia non si conosceva ''a priori'' l'esatto ordine delle domande, quindi dei filmati da mandare in onda. Tale difficoltà sarà superata nel successivo [[Flash (programma televisivo)|''Flash'']], dove i concorrenti non potranno più scegliere le domande cui rispondere, in quanto queste ultime saranno poste in ordine prestabilito, noto alla regia prima dell'inizio del programma, rendendone possibile la diretta.
* Nella prima edizione, in una memorabile puntata, [[Paola Manfrin]], all'ennesima richiesta di Mike di mostrargli se le mani erano pulite prima di girare la ruota, scrisse " scemo chi legge " su un palmo, suscitando ilarita' nel pubblico e grande soddisfazione nel presentatore, sempre attento all'audience.
* La seconda edizione, come da annuncio della stampa, sarebbe dovuta andare in onda a colori sin dalla prima puntata del [[1 dicembre]] [[1977]], ma a causa di ritardi nel dotare lo studio Fiera 2 delle attrezzature necessarie le prime puntate (1, 8, 15, 22 e 29 dicembre 1977) erano ancora in bianco e nero. Durante la prima puntata Mike spiegò molto dettagliatamente le ragioni del rinvio del colore al successivo gennaio, e disse ai telespettatori che la nuova scenografia aveva una tinta grigio-azzurra a suo dire molto «monòtona» per il bianco e nero che in quel momento vedevano i telespettatori, in quanto progettata per il previsto passaggio al colore. Il conduttore tenne moltissimo a rivelare il colore di molti elementi ripresi (ad esempio le nuovi luci rosse dentro le postazioni o persino gli occhi «menta-azzurro chiaro» della giovane concorrente Rossana Gastaldi). Infatti, la prima puntata trasmessa a colori fu quella del [[12 gennaio]] [[1978]]. ''Portobello'', realizzato come accennato nel medesimo studio, non poté così essere inaugurato come il primo programma a colori di Rai Due ([[1977]]) come previsto. Durante la prima puntata a colori del quiz, non si accennò minimamente alla novità.
* La storica ''mascotte'' della trasmissione, il '''cavallino Michele''' con tanto di somiglianza e occhiali di Mike, compariva nella sigla di testa ed era regalato ai concorrenti sotto forma di giocattolo, che andò a ruba nei negozi. Inoltre, nel 1977 il cavallino Michele diventò sul [[Corriere dei Piccoli]] un fumetto, scritto da [[Tiziano Sclavi]], ideatore di [[Dylan Dog]] e disegnato da [[Umberto Manfrin]].
* La terza e ultima edizione del programma (in realtà ridotta al grande torneo dei campioni delle prime due edizioni) fu interrotta bruscamente nel dicembre 1978, perché la Rai stabilì che nel [[1979]] ci sarebbe stato il remake di ''[[Lascia o raddoppia?]]'', del quale Mike non sapeva nulla, rimanendone sbalordito e anche molto scettico.