Club Sportivo Cienciano: differenze tra le versioni

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Il ''Club Sportivo Cienciano'' venne fondato, secondo la tesi più attendibile (altre la situano tre anni prima), l'[[8 luglio]] [[1901]] per iniziativa di un gruppo di studenti del ''Colegio Nacional de Ciencias'' della città di [[Cusco]], in [[Perù]]. Il nome ''Cienciano'' venne scelto per onorare l'istituto presso cui gli studenti erano iscritti. Ispiratore dei ragazzi fu il professore di ginnastica, l'inglese William H. Nevell, che insegnò loro le regole del [[gioco del calcio]].
 
La neonata squadra adottò il rosso come colore sociale, mentre come ''[[mascotte]]'' e simbolo del club venne scelto un [[asino]], animale tutt'oratuttora associato alla squadra e ai suoi tifosi chiamati ''burritos'' ("asinelli"). Tale scelta venne fatta in onore di [[San Bernardo]], un [[abate]] francese, a cui era dedicato il collegio. Secondo la tradizione, infatti, San Bernardo era sempre accompagnato da un asino.
 
Sin dalla sua fondazione la squadra disputò, a partire dal [[1902]], tornei locali e regionali. I club con cui dovette scontrarsi furono l'Universitario (squadra dell'[[università|ateneo]] di Cusco, come suggerisce il nome), l'Atletic Club, il Pachacútec e l'Atlético Cusco. Se gli esordi furono combattuti, con il passare del tempo il Cienciano seppe conquistare l'egemonia cittadina e provinciale, relegando i suddetti club in posizione marginale e consentendo solo al Garcilaso de la Vega (altra realtà nata in ambito scolastico) a contrastare i "rossi".