Carta Atlantica: differenze tra le versioni
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[[File:Atlanticcharter2.gif|thumb|right|150px|Le correzioni di [[Winston Churchill]] sulla stesura finale della Carta Atlantica.]]
La '''Carta Atlantica''', fu un atto diplomatico sottoscritto dal [[presidente degli Stati Uniti]] [[Franklin D. Roosevelt]] e il [[primo ministro britannico]] [[Winston Churchill]] il
Riprendeva i "[[Quattordici punti]]" di [[Thomas Woodrow Wilson|Wilson]] ed affermava la libertà di commercio e di navigazione e il diritto dei popoli a vivere "[...] liberi dal timore e dal bisogno".
Essa fu il seme della nascita dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] ed era coerente con la [[Dottrina Stimson]], dichiarazione di generale rifiuto delle acquisizioni territoriali ottenute con l'uso della forza, e con la [[Dichiarazione di Welles]], emessa nel caso particolare dell'[[occupazione sovietica delle repubbliche baltiche]].
== Storia ==
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[[File:Prince of Wales-5.jpg|thumb|left|300px|Roosevelt e Churchill a bordo della ''Prince of Wales'']]
Dopo l'approvazione da parte del [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]] del ''Lend-lease act'' (la [[Lend Lease|Legge affitti e prestiti]]), il presidente degli [[Stati Uniti d'America]] [[Franklin D. Roosevelt]] e il [[Primi ministri del Regno Unito|Primo ministro]] britannico [[Winston Churchill]], che non si erano mai conosciuti personalmente prima, decidono di incontrarsi, nell'ambito delle trattattive per l'attuazione della legge che permetteva al presidente statunitense di «vendere, affittare o prestare» ai britannici armamenti o materie prime necessarie per il sostentamento di uno stato giudicato un pilastro per la sicurezza degli [[Stati Uniti]].
L'incontro avvenne il [[12 agosto|12]] e
Nacque in tal modo la Carta Atlantica, resa pubblica il
Nella prima parte si affermava che i firmatari non cercavano ingrandimenti territoriali e non desideravano alcun mutamento [[geopolitico]] contrario ai desideri ed alle aspirazioni dei popoli. Successivamente si passava alla dichiarazione di voler "[...] vedere i diritti sovrani e i diritti all'autogoverno resi a tutti coloro che ne erano stati privati con la forza [...]". Si concludeva con l'auspicio che "[...] dopo la distruzione finale della tirannia [[nazismo|nazista]] [...]" potesse sorgere una condizione mondiale dominata da pace e stabilità, obiettivi raggiungibili solo ed esclusivamente attraverso l'abbandono delle azioni belliche come strumento di risoluzione delle controversie tra le nazioni.
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