Jugoslovensko ratno vazduhoplovstvo i protivvazdušna odbrana: differenze tra le versioni

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{{Infobox unità militare
|Nome = Jugoslovensko ratno vazduhoplovstvo<br />i protivvazdušna odbrana<br/>Југословенско ратно ваздухопловство<br />и противваздушна одбрана<br/><small>Aeronautica militare e difesa aerea jugoslava</small>
|Immagine = [[ImmagineFile:Jrvpvo.jpg|250px]]
|Didascalia = Stemma dell'Aviazione Jugoslava
|Attiva = [[1945]]-[[1992]]
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All'inizio del 1945 i [[partigiani]] di [[Josip Broz Tito|Tito]] avevano liberato una larga parte del territorio jugoslavo dagli occupanti. L'[[Armata Popolare di Liberazione della Jugoslavia]] poteva contare su un certo numero di unità aeree addestrate ed equipaggiate dagli [[Royal Air Force|inglesi]] ([[Supermarine Spitfire|Spitfire]] e [[Hawker Hurricane|Hurricane]]) e [[Unione Sovietica|sovietici]] ([[Yakovlev Yak-3|Yak-3]], [[Yakovlev Yak-7|Yak-7]], [[Yakovlev Yak-9|Yak-9]] e [[Ilyushin Il-2 Šturmovik|Ilyushin Il-2]]) oltre che alcune unità equipaggiate con velivoli catturati alla [[Germania nazista|tedesca]] [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]] e all'aviazione [[Ustascia]] quali [[Messerschmitt Bf 109|Bf 109]], [[Junkers Ju 87 Stuka|Stuka]] e molti altri.
 
Il [[5 gennaio]] 1945 le varie unità aeree dell'[[Esercito Popolare di Liberazione Jugoslavo]] vennero incorporate in una nuova Forza Aerea denominata ''Jugoslovensko ratno vazduhoplovstvo'' (JRV) ed allo stesso tempo i gruppi jugoslavi che erano stati addestrati da istruttori sovietici divennero operativi a [[Zemun]] presso Belgrado che divenne anche la sede del [[quartier generale]]. Dal [[17 agosto]] [[1944]], quando i primi [[squadrone|squadroni]] di Spitfire jugoslavi erano diventati operativi, fino alla fine della guerra in Europa, gli aerei jugoslavi furono impegnati in 3500 uscite per combattimento e 5000 ore di volo operativo, così quando la guerra era finita la ''JRV'' aveva già un nucleo di personale forte ed esperto.
 
Il 12 settembre 1945 a [[Belgrado]] venne istituita l'accademia Aeronautica per l'addestramento dei futuri piloti. Lo sviluppo della ''JRV'' venne ulteriormente incrementato con la creazione della ''Vazduhoplovnni savez Jugoslavije'' (VSJ) o Unione aeronautica della Jugoslavia dall'unione delle aviazioni delle sei repubbliche costituenti la [[Stato federale|federazione]], con l'obiettivo comune di promuovere il volo sportivo e le tecnica aeronautica tra i giovani della nazione. Nel [[giugno]] [[1947]] la prima scuola di volo iniziò la formazione dei primi allievi a ''Borongaj'' presso [[Zagabria]] e molti di questi allievi avrebbero in futuro fatto parte dell'aviazione militare jugoslava.
 
Con la rottura [[Stalin]]-Tito e con la [[Repubblica Federativa Popolare di Jugoslavia|Jugoslavia]] che abbandonava il mondo [[Comunismo|comunista]] gli aiuti sovietici vennero meno e all'inizio degli [[anni 1950|anni cinquanta]] vi fu un avvicinamento all'[[Civiltà occidentale|occidente]]. Dall'[[Regno Unito|Inghilterra]] i [[de Havilland DH.98 Mosquito|de Havilland Mosquito]], e dagli [[Stati Uniti]] [[Republic P-47 Thunderbolt|Republic F-47D Thunderbolt]], [[Lockheed T-33 Shooting Star]], [[Republic F-84]] elicotteri [[Sikorsky S-51|Westland Dragonfly]] e [[Aereo da caccia|intercettori]] [[North American F-86 Sabre|F-86 Sabre]].
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Nel 1959 la ''JRV'' venne unificata con le unità di difesa aerea che operavano con l'esercito dando vita alla ''JRViPV'', ''Ratno vazduhoplovstvo i protivvazdushna odbrana'' o ''Aeronautica militare e difesa aerea jugoslava''.
 
Con l'avvento di [[Nikita Sergeevič Chruščëv|Nikita Kruscev]] quale leader sovietico le relazioni con l'[[URSS]] migliorarono, nonostante la Jugoslavia si affermasse sempre più come leader del [[Movimento dei Non-Allineati]] la collaborazione militare tra i due [[Stato comunista|stati comunisti]] riprese con la consegna nel [[settembre]] [[1962]] dei primi [[MiG-21]].
 
Nel corso degli [[anni 1960|anni sessanta]] e degli [[anni 1970|anni settanta]], oltre agli aerei acquistati dai sovietici, diversi aerei ed elicotteri dell'aviazione jugoslava vennero costruiti nelle industrie nazionali [[SOKO]] e [[Utva]] alcuni su licenza, con l'industria jugoslava che si affermò anche nell'esportazione. Nei primi anni 80 venne impostato il progetto [[Novi Avion]] per rendere la Jugoslavia autosufficiente in quanto a equipaggiamento militare ma dopo la dissoluzione della Jugoslavia stessa il progetto venne accantonato quando già era in produzione un prototipo.