Confederación Nacional del Trabajo: differenze tra le versioni

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Nel [[1918]] vi fu la crisi dell'industria in [[Catalogna]] e migliaia di lavoratori s'iscrissero alla CNT. Per contrastare questa nuova forza che il sindacato aveva raggiunto, molti capitalisti pagarono dei sicari per ucciderne i dirigenti. Nel [[1923]] salì al potere il dittatore [[Miguel Primo de Rivera]] e la CNT fu costretta ad agire in clandestinità. In quel periodo emersero diversi dissidi tra gli anarchici che nel [[1927]] avevano costituito la [[Federación Anarquista Ibérica]], [[Federación Anarquista Ibérica|FAI]], per preservare i principi libertari del sindacato e i moderati.
 
Dopo la caduta della monarchia vi fu un iniziale appoggio alla seconda repubblica, che andò diminuendo nel periodo tra il [[1931]] e [[1933]] per gli scontri costanti con le autorità repubblicane. Il nucleo principale della CNT si trovava in [[Catalogna]], ma guadagnava sempre più terreno in altre regioni, quali [[Aragona]] (dove era più forte dell'UGT) e [[Andalusia]]. A Madrid nella Nella notte tra l'[[11 maggio|11]] e il 12 maggio 1931, scoppiarono violenti tumulti guidati dagli anarchici quasi tutti inquadrati nella ''Confederación Nacional del Trabajo''<ref>Hugh Thomas, Storia della guerra civile spagnola, Giulio Einaudi Editore, 1963, pag 40</ref> e furono assalite ed incendiate numerose chiese, monasteri ed edifici religiosi a [[Madrid]]. Andò completamente distrutta la chiesa gesuita di Calle de la flor<ref>Hugh Thomas, Storia della guerra civile spagnola, Giulio Einaudi Editore, 1963, pag 38</ref>.
Poi i tumulti scoppiarono anche in altre zone della Spagna come a [[Malaga]].