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L<nowiki>'</nowiki>'''aggiramento''' è una [[manovra]] militare [[tattica]] o [[Strategia|strategica]]/[[Arte operativa|operativa]] in cui, mentre una parte delle forze impegna frontalmente il nemico, un'altra aliquota opera sui fianchi (sulle ali) per prendere il nemico sul rovescio. La manovra di aggiramento può avvenire su una sola ala o può avvenire su entrambe le ali, in quest'ultimo caso la manovra è indicata talvolta come '''manovra a tenaglia'''. In genere l'aggiramento è finalizzato a realizzare l<nowiki>'</nowiki>'''accerchiamento''' del nemico, cioè a precludergli tutte le sue direzioni operative.
==Aggiramento d'ala==
Da quanto risulta storicamente sembra che il primo a predisporre nei piani di battaglia un aggiramento d'ala sia stato [[Epaminonda]] nella [[battaglia di Leuttra]], in cui schierò le sue truppe migliori e meglio addestrate in profondità all'ala sinistra, in modo tale da aggirare il nemico su quell'ala<ref>Brizzi, op. cit. pag 19 e seg</ref>. La manovra d'ala fu teorizzata da [[Raimondo Montecuccoli]]<ref>Raimondo Montecuccoli, ''Delle battaglie'', non datato, ma riferibile al 1645, "L'ordinanza e la disposizione della gente", Capo II, punto 5</ref> e fu portata alla massima efficienza da [[Federico II di Prussia|Federico II]] nella [[guerra dei sette anni]]. Dopo Federico II l'azione sul fianco dell'avversario divenne una manovra "classica", abbondantemente usata anche da [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] in diverse occasioni<ref>Chandler, op. cit.pag 251 e seg, Jomini, op. cit. pag 195</ref>.
==Aggiramento su entrambe le ali o doppio aggiramento==
L'aggiramento su entrambe le ali o
'''manovra a tenaglia''' o (più raramente) '''attacco a tenaglia''' intende isolare il centro dell'accerchiato per attaccarlo su entrambi i fianchi . Le due [[Ala (militare)|ali]] di un [[esercito]] si portano alla spalle o ai fianchi
L'aggiramento su entrambe le ali venne usato, secondo la tradizione, da [[Milziade]] a [[Battaglia di Maratona|Maratona]]<ref>Erodoto, Storie, Libro VI Erato, 113</ref>. Successivamente fu utilizzato da [[Annibale]] a [[Battaglia di Canne|Canne]] e da [[Publio Cornelio Scipione|Scipione]] a [[Battaglia dei Campi Magni|Campi Magni]] e [[Battaglia di Zama|Zama]]<ref>Brizzi op. cit rispettivamente pag 70 (Canne) e pag 80 e seg (Campi Magni e Zama)</ref>.
Con lo sviluppo della cavalleria e la nascita della [[staffa (equitazione)|staffa]] nel Medio Evo l'aggiramento su entrambe le ali divenne una manovra
==Accerchiamento==
Lo sviluppo dell'aggiramento è l'accerchiamento del nemico, mentre l'aggiramento si prefigge di precludere le linee operative su uno o due fianchi, l'accerchiamento si prefigge di chiudere anche le linee operative sul retro del nemico, quindi l'accerchiamento prevede l'annientamento delle forze del nemico, e non semplicemente l'occupazione del territorio inizialmente controllato dal nemico.
L'accerchiamento strategico, quando ottiene il successo, è una delle azioni decisive in una campagna, come l'accerchiamento delle forze austriache ad [[Battaglia di Ulma|Ulm]] o l'accerchiamento della ''6ª Armata'' tedesca entro [[Battaglia di Stalingrado|Stalingrado]]. Notare che, in entrambi i casi indicati sopra, le forze nemiche chiuse entro la sacca furono praticamente annientate. L'aggiramento strategico ha influenza particolarmente sulle linee di comunicazione, costringendo quindi l'accerchiato da una battaglia in condizioni sfavorevoli o, addirittura a fronte rovesciato<ref>Clausewitz, op. cit. pag 454</ref>
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[[File:Battle leuthen shift.gif|thumb|left|300px|Battaglia di [[Lutynia|Leuthen]], l'ordine obliquo di [[Federico II di Prussia|Federico]] sovrasta con l'ala destra l'ala sinistra dell'esercito austriaco]]
{{Vedi anche|Battaglia di Leuthen}}
Il
===Aggiramento sulle due ali (San Gottardo)===
{{Vedi anche|Battaglia di San Gottardo (1664)}}
[[File:St Gotthard-c.jpg|thumb|right|300px|Mentre Köprülü ammassa le forze nella testa di ponte le due ali dello schieramento imperiale convergono sul retro delle forze ottomane.]]
Nel corso della mattina del
===Aggiramento sulle due ali (Canne)===
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[[Annibale]], sulla base delle precedenti esperienze nelle battaglie contro i [[Console (storia romana)|consoli]] romani, prevedeva che i Romani avrebbero tentato di [[Sfondamento al centro|sfondare il centro]], tenuto da 19.000 tra [[Galli]] ed [[Storia della Spagna|Iberici]], approfittando della supremazia numerica (55.000 [[Legionario romano|legionari]] e 25.000 ''socii''<ref>Brizzi op. cit pag 70 indica in 80000 il numero totale dei romani, di cui 60000 fanti fra legionari e ''socii''</ref>). La risposta era quella di creare un centro flessibile che, inglobando la massa romana, ne avrebbe fortemente limitato la mobilità e quindi la spinta<ref>Brizzi op. cit pag 70</ref>.
Come Annibale aveva previsto, i romani attaccarono il suo centro, ed i Galli presto dovettero soccombere e il centro si inflesse, assumendo una forma concava. Invece sulle ali la cavalleria, disposta in una formazione asimmetrica, l'ala destra di cavalleria [[Numidia|numida]] di 3.600 unità con compiti di contenimento; l'ala sinistra, a nord-ovest di cavalleria pesante di 6.500 cavalieri con compiti di sfondamento, creando così una netta supremazia numerica e tattica sul fianco ovest, dove tra l'altro la cavalleria romana era pressata tra il fiume e le truppe romane in avanzata<ref>Quindi in realtà Canne fu una battaglia di aggiramento d'ala, dato che la cavalleria Numida resse solo perché soccorsa dalla cavalleria pesante cartaginese</ref>.
La cavalleria pesante di Annibale attaccò su tre direzioni successive: inizialmente distrusse la cavalleria romana sull'ala destra (romana), convergendo poi alle spalle della cavalleria alleata sull'ala sinistra e permettendo alla cavalleria numida di distruggerla; infine, dopo essersi riunita con questa, chiudendo la linea di ritirata con un attacco alle spalle della massa della fanteria romana.
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{{Vedi anche|Battaglia di Stalingrado|Operazione Urano}}
[[File:Battle of Stalingrad.png|thumb|right|300px|Battaglia di Stalingrado, accerchiamento strategico della 6ª Armata tedesca]]
La mattina del
L'attacco a nord della città (Fronte Sud Ovest), partendo dalla testa di ponte di [[Serafimovič]] travolse la 3ª armata rumena, aprendo un varco di 80 km nelle linee dell'Asse<ref>A. Petacco op. cit. pag 1612</ref>. I corpi corazzati sovietici si lanciarono in avanti superando la resistenza nemica, respingendo i confusi contrattacchi delle riserve mobili tedesche e
Il congiungimento fra i corpi corazzati e meccanizzati del Fronte Sud Ovest (reparti del [[5º Corpo corazzato della Guardia (Armata Rossa)|4º Corpo corazzato]] del generale [[Andrej G. Kravčenko]] e del [[1º Corpo corazzato della Guardia (Armata Rossa)|26º Corpo corazzato]] del generale [[Aleksej G. Rodin]]) e del Fronte di Stalingrado (unità del [[3º Corpo meccanizzato della Guardia (Armata Rossa)|4º Corpo meccanizzato]] del generale [[Vasilij T. Volskij]]) avvenne già il
A questo punto l'unica speranza per la 6ª armata era di aprirsi un varco per ricongiungersi con le truppe tedesche ancora presenti sulla riva occidentale del [[Don (fiume russo)|Don]], invece da [[Adolf Hitler|Hitler]] in persona venne l'ordine di resistere a oltranza, mentre la [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]] avrebbe provveduto al rifornimento [[Logistica militare|logistico]] delle truppe. Il ponte aereo, tuttavia, fu in grado di fornire solo una quantità di viveri e materiale nettamente inferiore alle necessità dell'armata, la 6ª armata avrebbe avuto bisogno di 500 t di rifornimenti al giorno, mentre la Luftwaffe poteva trasportare un massimo di 300 t al giorno, ma solo in condizioni ottimali, e non nelle condizioni dei mesi invernali russi<ref>A. Petacco op. cit. pag 1613 e pag 1615</ref>.
Agli inizi di dicembre il comandante della 6ª armata, generale [[Friedrich Paulus|Paulus]], chiese nuovamente l'autorizzazione ad aprirsi un varco per ricongiungersi alle forze tedesche sul Don, ma gli venne nuovamente negata l'autorizzazione, nella speranza che il [[feldmaresciallo]] [[Erich von Manstein|von Manstein]] riuscisse a collegarsi alle forze tedesche a Stalingrado, con l'operazione ''Wintergewitter'' (Tempesta invernale). Tuttavia la preponderanza delle forze di blocco sovietiche impedì alle forze di von Manstein di penetrare nel dispositivo sovietico, e le costrinse ad arrestarsi a circa 40 km dalle forze accerchiate. L'operazione, scattata il
La sorte della 6ª armata era segnata, con le temperature invernali della steppa russa ed i viveri che calavano inesorabilmente i tedeschi cominciarono a ridurre l'area della sacca, mentre gli aerei che portavano i rifornimenti sempre insufficienti ripartivano carichi di personale, l'ordine di evacuazione prevedeva, nell'ordine: feriti, generali Jäneke (ferito) e Steinmetz (gravemente ammalato), comandi divisionali (79ª, 94ª e 384ª divisione), alti ufficiali destinati ad altri incarichi, aspiranti (sottotenenti) del corpo di Stato Maggiore, comandanti, sottufficiali e specialisti di unità corazzate<ref>A. Petacco op. cit. pag 1617</ref>. La sacca agli inizi di gennaio era lunga circa 30 km e profonda 50, il
==Vantaggi e svantaggi dell'aggiramento==
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