Società Anonima degli Omnibus: differenze tra le versioni

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Nel [[1892]] il comune concesse alla [[Edison]] l'impianto di una tranvia sperimentale a [[trazione elettrica]], attivata l'[[1893|anno successivo]]<ref>Zanin, ''op. cit.'', p. 58</ref>. Visti i buoni risultati, nel [[1895]] l'amministrazione comunale decise di non rinnovare la concessione alla SAO, e di cederla alla Edison allo scopo di elettrificare tutta la rete<ref>Zanin, ''op. cit.'', p. 64</ref>. Pertanto la SAO fu posta in [[liquidazione]] e integrata nel gruppo [[Edison]]<ref>Zanin, ''op. cit.'', p. 65</ref>.
 
L'elettrificazione della rete urbana si concluse nel [[1898]]<ref>Zanin, ''op. cit.'', p. 69</ref>; la gestione delle tre linee extraurbane venne ceduta dalla SAO alla Edison alcuni anni più tardi, nel [[1900]] per la Milano-Monza<ref>Cornolò, ''op. cit.'', p. 77</ref> e la Milano-Affori<ref name= "Cornolò 80">Cornolò, ''op. cit.'', p. 80</ref>, e nel [[1903]] per la Milano-Corsico<ref>Cornolò, ''op.name= cit.'', p."Cornolò 80<"/ref>.
 
La SAO continuò ad operare nel settore dei servizi trasporto privati e comunali fino al [[1928]]<ref>Zanin, ''op. cit.'', p. 65</ref>, con la nuova ragione sociale di ''Società Anonima Omnibus e Vetture'' (SAOV).