Rocco Sabelli: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Rocco Sabelli è nato ad Agnone (IS) il 12 Agosto 1954.
È laureato in ingegneria chimica a [[Roma]].
 
Dopo aver conseguito la laurea in Ingegneria Chimica presso l’Università La Sapienza di Roma, ha iniziato la sua carriera professionale nello Zuccherificio del Molise.
Inizia la sua carriera in GEPI<ref>http://www.ansa.it/infrastrutturetrasporti/notizie/rubriche/traspaereo/20080825203134716610.html</ref> dove si occupa di fusioni e acquisizioni. Dal [[1985]] fa carriera nell'[[ENI]] fino a raggiungere il ruolo di presidente e amministratore delegato di Nuova Ideni, una società del gruppo. Dal [[1993]] al [[2001]] è nel gruppo [[Telecom Italia]]. Nel [[2002]] è tra i fondatori di Omniainvest di cui diviene amministratore delegato. Nel [[2003]] è amministratore delegato [[IMMSI]] e in seguito della controllata [[Piaggio]]. In entrambe le società si dimette nel [[2006]]. Nel [[2007]] entra in [[Tiscali]] come consigliere non esecutivo, nello stesso anno costituisce la società Data Holding 2007 srl.
 
Successivamente è in Gepi (oggi Sviluppo Italia) <ref>http://www.ansa.it/infrastrutturetrasporti/notizie/rubriche/traspaereo/20080825203134716610.html</ref> dove si occupa di fusioni e acquisizioni.
Nell'agosto [[2008]] è stato scelto da [[Banca Intesa]] per guidare la newco per il rilancio di [[Alitalia]], dopo i risanamenti compiuti in IMMSI e Piaggio. <ref>[http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/economia/alitalia-24/nuova-alitalia/nuova-alitalia.html Conto alla rovescia per Alitalia Torna in campo Air France - economia - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Nel 1985 passa in Ageni, l’agenzia per la riconversione, privatizzazione e dismissione delle aziende del gruppo ENI, come responsabile di fusioni e acquisizioni, sviluppo progetti e pianificazione strategica.
== Finanza creativa ==
 
Nel libro ''La paga dei padroni''<ref>{{cita libro|autore=Gianni Dragoni |coautori= Giorgio Meletti |titolo=La paga dei padroni | editore=Chiare Lettere | anno=2008 | id=ISBN 88-6190-057-7}}</ref> vengono spiegati i meccanismi attraverso i quali [[Roberto Colaninno]], coadiuvato da Rocco Sabelli, abbia potuto realizzare alcune scalate: cita l'acquisizione della [[Telecom Italia]] e quella della [[Piaggio]]. Gli autori scrivono che nella maggior parte dei casi i capitali utilizzati per l'acquisizione delle società vengono scaricati sotto forma di debiti sulle aziende stesse, che si trovano a ripartire con uno "zaino" pesante. Il libro spiega anche come i compensi dei manager derivino da speculazioni azionarie a danno dei risparmiatori che investono su queste nuove società non appena esse vengono quotate in borsa. Le azioni sono immesse sul mercato a prezzi gonfiati, i manager realizzano i propri guadagni vendendo le azioni che si sono essi stessi assegnati, poi le azioni scendono al loro reale valore di mercato e gli unici a rimetterci sono gli investitori e i piccoli risparmiatori.
Dal 1990 al 1992, sempre all’interno del Gruppo [[ENI]], diventa amministratore Delegato e Presidente della NUOVA IDENI, finanziaria di partecipazioni industriali.
 
Nel 1993 passa al Gruppo Telecom Italia come Responsabile Pianificazione e Controllo della Regione Lazio e, dal 1994, Responsabile Pianificazione e Controllo dell’Information Technology nella Divisione Centrale.
Dal 1995 al 1997 ricopre la carica di Responsabile Pianificazione e Controllo in TIM (Telecom Italia Mobile), diventandone Vice Direttore Generale nel 1997 e Direttore Generale nel 1998.
Nel 1999 viene nominato Direttore Mercato Italia Rete Fissa e Internet in Telecom Italia, diventando Responsabile della Business Unit Wireline Services nel periodo 2000-2001.
 
Nel 2002 è tra i fondatori di Omniainvest di cui diviene amministratore delegato.
 
Nel 2003 è Amministratore Delegato della finanziaria IMMSI di Roberto Colaninno e Amministratore Delegato della società controllata [[Piaggio]]. In Piaggio il suo ruolo è quello di completare il consolidamento nel settore delle due ruote con le acquisizioni di Aprila e Guzzi, di rivitalizzare il business con il lancio di nuovi prodotti (ad esempio il primo scooter a tre ruote MP3), di riorganizzare la filiera dei costi mediante la delocalizzazione di alcune attività produttive, di rendere la Piaggio un brand internazionale, presente in tre continenti (Nordamerica, Europa, Asia), e di quotare l’azienda in borsa nel 2006.
Lascia nel 2006 a ristrutturazione e quotazione completate, con la Piaggio in utile di oltre 70 milioni rispetto ad una perdita di 138 milioni nel 2003 (fonte: bilancio Piaggio)
 
Nel 2008 viene scelto come Amministratore Delegato di [[Alitalia]] per portare a termine il piano Fenice, il progetto di salvataggio e rilancio di Alitalia messo a punto da Banca Intesa nell’estate 2008 su incarico del governo italiano. I principali obiettivi per l’implementazione del piano sono: la ricerca del gruppo di investitori (tra luglio e dicembre 2008), acquisizione del ramo aziendale e di Airone (dicembre 2008), accordo con i sindacati e il governo (novembre 2008), partnership e accordo con Air France – KLM (2009).
Si dimette dalla carica di Amministratore Delegato di Alitalia a febbraio 2013 lasciando la società in pareggio operativo nel IV trimestre 2012 (riferimento: http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Economia/Alitalia-280-mln-perdita-netta-2012-pareggio-operativo-trim/25-02-2013/1-A_005156850.shtml ).
 
==Note==