Pierre Charles Silvestre de Villeneuve: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 62:
=== Il mistero della sua morte ===
L'ammiraglio Villeneuve fu rilasciato nell'aprile 1806,<ref name=F6p394>{{Cita|Fraser1906|p. 394 |Fraser 1906|harv=s}}</ref> dopo poco più di cinque mesi di prigionia, in cambio di quattro capitani britannici, secondo gli accordi presi dalle autorità dei due paesi.<ref name=F6p394/>. La sua partenza dall'Inghilterra fu effettuata con calma, passando inosservata. Accompagnato solamente dal suo servitore, egli lasciò Reading per le coste del Sussex,<ref name=F6p394/> attraversando il Canale della Manica a bordo di una piccola imbarcazione, raggiungendo quindi Morlaix, in Bretagna. Qui Villeneuve scrisse al Ministro della Marina<ref name=F6p395>{{Cita|Fraser1906|p. 395 |Fraser 1906|harv=s}}</ref> informandolo del suo arrivo in Francia e chiedendo ulteriori istruzioni. In attesa della risposta dell'ammiraglio Decrès egli raggiunse [[Rennes]], proponendosi quindi di proseguire per Parigi, fiducioso di poter presentare personalmente all'Imperatore il proprio rapporto sulla battaglia.<ref name=F6p395/> Villeneuve arrivò a Rennes, prendendo alloggio all' ''Hotel de la Patrie'', in attesa dell'arrivo del corriere del Ministero della Marina. Da un giornale apprese che i capitani di vascello Lucas (del ''Redoutable'') ed Infernet (dell' ''Intrepide''), liberati con uno scambio di prigionieri alcune settimane prima, erano stati entrambi promossi al grado di contrammiraglio e ricevuti in pubblico dall'Imperatore a St.Cloud.<ref name=F6p395/> Scrisse subito a Lucas, congratulandosi di cuore con lui per la promozione ricevuta e spedì i suoi complimenti ad Infernet. Poi egli aggiunse una richiesta riguardo alle sue intenzioni verso di lui.<ref name=F6p395/> Egli aveva di fronte a lui, scrisse l'ammiraglio Villeneuve, il dovere doloroso di denunciare quelli la cui condotta a Trafalgar aveva vanificato i suoi piani di battaglia ed avevano condotto alla distruzione della flotta ed all'umiliazione della bandiera nazionale.<ref name=F6p395/> La sua propria giustificazione personale, gl'interessi più alti del servizio, l'onore della Francia e della Marina Militare Imperiale in particolare, richiedevano imperativamente che egli dovesse insistere su un piena indagine e su dure punizioni. Villeneuve propose di chiamare il capitano Lucas a testimoniare di fronte alla Commissione d'Inchiesta<ref name=F6p395/> e sperava sinceramente che questi fosse in grado di rimanere a Parigi alcuni giorni più a lungo, così che, probabilmente, potessero incontrarsi colà.<ref name=F6p395/> Questa lettera, della cui autenticità non c'è ragione di dubitare, dimostra quello che Villeneuve aveva in mente quando arrivò a Rennes.<ref name=F6p396>{{Cita|Fraser1906|p. 396 |Fraser 1906|harv=s}}</ref> Il suo umore, comunque, cambiò in un giorno o due. Nessuna risposta venne da Decrès, e, sorpreso e ansioso che il silenzio del Ministro della Marina fosse di malaugurio, Villeneuve passò in uno stato di depressione nervosa che culminò in un profondo abbattimento. Decrès, fu detto, avrebbe intenzionalmente ritardato la sua risposta, per proprie ragioni, essendo attento a non compromettere la propria posizione con l'Imperatore.<ref name=F6p396/> Il caso di Villeneuve, secondo il ragionamento di Decrès, visto il presente umore di Napoleone verso lo sfortunato ammiraglio, era senza speranza.<ref name=F6p396/> Nessuna lettera dal Ministro della Marina era arrivata a Rennes la sera del 21 aprile.<ref name=F6p396/>
La mattina del giorno dopo l'ammiraglio francese venne trovato morto nel suo letto, colpito da sei pugnalate al torace, cinque al polmone e una al cuore. Quello che successe nella camera dell'ammiraglio quella notte non è mai stato chiarito in modo definitivo. La sua morte violenta divenne ben presto di dominio pubblico. Secondo una teoria dell'epoca in voga su larga parte del Continente ed in Inghilterra, la sua morte era un caso di assassinio, che serviva agli scopi di Napoleone per prevenire eventuali rivelazioni come il vero stato della flotta mandata a combattere a Trafalgar. Una teoria elaborata parlava di misteriosi estranei arrivati all'Hotel de la Patrie nella tarda sera del 21 e scomparsi prima della successiva mattina.<ref name=F6p397>{{Cita|Fraser1906|p. 397 |Fraser 1906|harv=s}}</ref> Essi erano vestiti da civili, ma in realtà si trattava di gendarmi, recanti istruzioni speciali ricevute da Barrere, Prefetto della Polizia Segreta di St. Cloud.<ref name=F6p397/> Il corpo dell'ammiraglio, si disse, fu trovato in una tale posizione per cui le ferite che recava erano compatibili solo in un caso di assassinio, non di suicidio.<ref>Più tardi un rapporto anonimo circolato anche all'interno della Marina Imperiale francese sosteneva che l'assassinio dell'ammiraglio fosse stato eseguito dallo stesso capitano
=== L'ultima lettera alla moglie ===
|