Diploma di ottobre: differenze tra le versioni

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Il '''diploma di ottobre''' è stata una [[costituzione]] dell'[[Impero austriaco]] adottata dall'imperatore [[Francesco Giuseppe I d'Austria]] il [[20 ottobre]] [[1860]]. Il diploma allargando ad un numero totale di 100 membri del [[Reichsrat (Austria)|Parlamento]] scelti dai vari [[Landtag]] (le assemblee regionali delle terre della corona austriaca). Il diploma, che in teoria avrebbe dovuto aumentare il potere dell'aristocrazia conservatrice sulle loro terre, non riuscì a soddisfare i liberali borghesi e i magnati ungheresi i quali si rifiutarono di obbedire al parlamento viennese reagendo con il mancato pagamento delle tasse. Francesco Giuseppe fu dunque costretto a fare ulteriori concessioni con la [[Patente di febbraio]] del [[1861]].
 
==Cause==
Nel [[1860]], l'Impero Asburgico stava attraversando una fase cruciale per la sua stessa sopravvivenza <ref>Taylor, A.J.P. Habsburg Monarchy 1809-1918. pg. 100. Hamish Hamilton: London, 1951.</ref>.
A seguito della sconfitta della [[Impero russo|Russia]] nella [[Guerra di Crimea]] del [[1856]] l'Austria aveva visto il proprio alleato tradizionale fortemente indebolito. Inoltre, grazie all'intervento di [[Napoleone III]] nella [[Seconda guerra di indipendenza italiana]], l'Austria era stata costretta a cedere la [[Lombardia]] al [[Regno di Sardegna]].
 
Queste sconfitte aggravarono la crisi economica dell'Austria e resero evidenti le difficoltà della burocrazia viennese. Sia i liberali che i conservatori spingevano per ottenere delle riforme, dopo quasi una decade di assolutismo del sovrano. Inoltre, gli ungheresi e i cechi reclamavano maggiore autonomia.
 
Nel marzo [[1860]] Francesco Giuseppe concesso al Parlamento il compito di consigliarlo nell'azione di una serie di riforme. Il Parlamento, composto per lo più da esponenti dell'aristocrazia conservatrice, raccomandò un nuovo assetto basato sui principi del federalismo aristocratico. Francesco Giuseppe, riluttante all'idea di concedere maggiori poteri alla nobiltà, fu indotto ad accettare la proposta. L'imperatore, infatti, sperava di poter uscire dall'isolamento diplomatico nel quale si trovava creando una Santa Alleanza con lo [[zar]] [[Alessandro II di Russia]] e con il [[re]] di [[Prussia]] [[Guglielmo I di Germania|Guglielmo I]] e riteneva che adottare una politica conservatrice in politica interna potesse facilitare il successo di questa iniziativa di politica estera.
Ordinò dunque che la costituzione venisse redatta entro una settimana ponendo tuttavia alcune condizioni essenziali.