Frassineto: differenze tra le versioni

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Data la longevità del centro di Frassineto rispetto ad altri rifugi sarracini, gli studiosi suppongono che la colonia fosse uno stabile emporio commerciale, più che ricetto di filibustieri: ciò non toglie che da lì potessero partire avventure piratesche.
 
L'imperatore [[Ottone I del Sacro Romano Impero|Ottone I]] ritenne che il [[Califfo]] [[Omayyadi|omayyade]] di [[al-Andalus]], [[Abd al-Rahman III|ʿAbd al-Rahmān III]], governasse Frassineto, e mandò [[Giovanni di Gorze]] come ambasciatore {{Citazione necessaria|nel [[956]]}} per due anni a [[Cordova]], con l'obiettivo di metter finalmente fine alle attività depredatorie. Il Califfo a sua volta mandò un'ambasciata guidata dal vescovo [[mozarabo]] [[Recemundo]]. È improbabile, tuttavia, che le Frassineto fosse l'origine di tutte le attività piratesche del [[mediterraneo]] occidentale.
 
Facile [[capro espiatorio]], Frassineto venne distrutta nel [[battaglia di Tourtour|972-973]]<ref name="bordonesergi"/> o [[983]]<ref>Sulla seconda data concordano - tra i molti - Jean-Pierre Arrignon, Jean Heuclin, ''Pouvoirs, Église et société dans les royaumes de France, Bourgogne et Germanie: aux Xe et XIe siècles (888-vers 1110)'', Nantes: Éditions du Temps, 2008 , p. 66-67.</ref> dalle forze congiunte di liguri e provenzali, organizzate da [[Guglielmo I di Provenza]] con l'aiuto del piemontese [[Arduino il Glabro]] e col beneplacito di [[Papa Giovanni XIII|papa]] e [[Ottone I del Sacro Romano Impero|imperatore]].