Cometa Hyakutake: differenze tra le versioni
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La cometa fu scoperta il 30 gennaio [[1996]] da [[Yuji Hyakutake]],<ref name="IAUC_6299">{{cita web|lingua=en|url=http://www.cfa.harvard.edu/iauc/06200/06299.html |titolo=International Astronomical Union Circular (IAUC) 6299 |editore=[[Unione Astronomica Internazionale]] |data=31 gen 1996 |accesso=23 febbraio 2009}}</ref> un [[astronomo]] dilettante del [[Giappone]] meridionale.<ref name="NASA_Hyakutake">{{cita web|lingua=en|editore=[[NASA]] |accesso=21 febbraio 2009 |titolo=Comet C/1996 B2 Hyakutake |url=http://www2.jpl.nasa.gov/comet/hyakutake/index.html}}</ref> Stava cercando comete da qualche anno e si era trasferito a [[Kagoshima]] anche per approfittare dei cieli scuri delle vicine aree rurali. Per scrutare il cielo, nella notte della scoperta, stava utilizzando una serie di potenti [[binocolo|binocoli]] con [[lente|lenti]] da sei [[pollice (unità di misura)|pollici]] (125 mm).<ref>Per una foto di Yuji Hyakutake e dei suoi binocoli, consulta la pagina web:<br />{{cita web|url=http://www.skyandtelescope.com/observing/objects/comets/3304291.html?page=1&|titolo=c=y How Yuji Hyakutake Found His Comet |editore=Sky&Telescope |accesso=21 febbraio 2009}}</ref>
Hyakutake aveva già scoperto una prima cometa, la C/1995 Y1, poche settimane innanzi;<ref>{{cita web |lingua=en |editore=NASA (''traduzione di Gekkan Tenmon'')|url=http://www2.jpl.nasa.gov/comet/hyakutake/disc1.html |titolo=How Comet Hyakutake B2 Was Discovered |
Al momento della scoperta la cometa era caratterizzata da una [[magnitudine apparente]] pari a 11,0, presentava una chioma di 2,5 [[Primo (geometria)|arcominuti]] e si trovava a circa 2 [[Unità Astronomica|unità astronomiche]] (UA) dal [[Sole]].<ref>{{cita web |lingua=en |titolo=Press Information Sheet: Comet C/1996 B2 (Hyakutake) |url=http://www.cfa.harvard.edu/iau/pressinfo/info1996B2.html |accesso=21 febbraio 2009 |editore=Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics |data=20 novembre 1996}}</ref> A posteriori fu possibile individuare un'immagine della cometa in una fotografia scattata il 1º gennaio precedente, quando l'astro si trovava ancora a 2,4 UA dal Sole, e la sua magnitudine apparente era pari a 13,3.<ref name="jbaa">{{cita|James||James}}, 1998.</ref>
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[[File:Ulysses spacecraft.jpg|thumb|250px|La sonda Ulysses, che attraversò la coda della cometa il 1º maggio 1996.]]
La sonda [[Ulysses]] effettuò un passaggio inaspettato e imprevisto attraverso la coda della cometa il 1º maggio [[1996]].<ref name=BBC>{{cita web|lingua=en |url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/702575.stm |titolo=Longest comet tail detected |editore=BBC |data=5 aprile 2000 |accesso=22 febbraio 2009}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|editore=PhysicsWeb |titolo=Comet Hyakutake makes a mark on Ulysses|
Due anni dopo, nel [[2000]], due gruppi di ricerca indipendenti analizzarono i dati dello stesso evento. Un gruppo, mediante [[magnetometro|magnetometri]], stabilì che i cambiamenti del campo magnetico erano compatibili con le deformazioni presenti nella coda di ioni o plasmi di una cometa, e cercarono di individuare possibili sorgenti di interferenza; nessuna cometa nota si trovava in prossimità della sonda, e solo la Hyakutake, che al momento si trovava a circa 500 milioni di km di distanza, aveva incrociato il [[piano orbitale]] della Ulysses in tempi recenti, ovvero il 23 aprile [[1996]]. Il [[vento solare]] aveva una velocità, in quella posizione, di circa 750 km/s, e avrebbe richiesto otto giorni perché la coda raggiungesse la sonda posta a 3,73 [[Unità astronomica|UA]], circa 45 gradi al di fuori del piano dell'[[eclittica]]. L'orientamento della coda, valutato misurando le interferenze nei rilevamenti del campo magnetico, era compatibile con una sorgente posizionata sul piano orbitale della Hyakutake.<ref name="nature">{{cita|Jones ''et al.''||Jones}}, 2000.</ref>
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