Bolladello: differenze tra le versioni

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Posizionato sull'importante via pedemontana che fin dall'antichità collegava [[Novara]] (''Novaria'') con [[Como]] (''Comum'') e [[Castelseprio]], Bolladello fu, fin dai secoli romani e per buona parte del Medioevo, un importante snodo strategico, commerciale e religioso.
 
L'importanza strategica dell'abitato era testimoniata dalla presenza, fino a pochi anni fa, di quelli che si ritenevano i resti di un edificio militare romano all'inizio di via Garibaldi, oggi scomparso {{cn|poiché il comune di [[Cairate]] ha preferito erogare contributi all'urbanistica piuttosto che alla tutela dei propri beni culturali}}.<br />
Il ruolo di punto di snodo delle comunicazioni non si esaurì neppure durante il Medioevo e questo ci viene testimoniato dalla creazione da parte dei [[longobardi]] del posto di controllo strategico di [[Peveranza]], sito poco lontano.<br />
Abbiamo poche testimonianze riguardo all'epoca longobarda, vale tuttavia la pena di sottolineare una singolarità: nel Medioevo, su tutto il territorio bolladellese sono presenti chiese e altari con i nomi di santi orientali: [[San Calimero|Calimero]], [[Calogero di Sicilia|Calogero]], [[Santi Abdon e Sennen|Abdon e Sennen]]. Questa particolarità è forse spiegabile tramite l'ipotesi di un incontro tra missionari orientali e parte del clero cittadino che, durante le persecuzioni longobarde al [[cattolicesimo]], si era rifugiato a [[Genova]].