Società Anonima degli Omnibus: differenze tra le versioni

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Il primo stabilimento ospitava 580 cavalli, quello di Porta Volta 426, le vetture erano ospitate sotto tettoie aperte.<ref>vedi ''Milano Tecnica dal 1859 al 1884'', Hoepli, 1885, Tramvie a cavalli e ippovie, pag. 353-366, dove vi sono i dettagli delle linee gestite, le frequenze, il costo dei biglietti, le caratteristiche tecniche, i dati economici, le tavole degli stabilimenti</ref>
 
Nel [[Anni 1870|decennio successivo]] l'attenzione della SAO si spostò sulle [[Tranvia a cavalli|ippovietranvie a cavalli]]; nel [[1876]] ottenne dalla [[Provincia di Milano|Provincia]] la concessione per la [[tranvia Milano-Monza]]<ref>Zanin, ''op. cit.'', pp. 16-17</ref>, a cui seguì [[1878|due anni più tardi]] la concessione comunale per la [[Tranvia di circonvallazione di Milano|tranvia di circonvallazione]]<ref>Zanin, ''op. cit.'', p. 16</ref>. Nel [[1881]], dopo anni di discussioni, la SAO attivò le prime tranvie della [[Rete tranviaria di Milano|rete urbana]], per le quali aveva ottenuto una concessione quindicennale<ref>Zanin, ''op. cit.'', p. 19</ref>. Infine, nel [[1882]] venne attivata la [[Tranvia Milano-Limbiate|Milano-Affori]], e nel [[1884]] la [[Tranvia Milano-Corsico|Milano-Corsico]]<ref>Zanin, ''op. cit.'', p. 54</ref>.
 
Nel [[1892]] il comune concesse alla [[Edison]] l'impianto di una tranvia sperimentale a [[trazione elettrica]], attivata l'[[1893|anno successivo]]<ref>Zanin, ''op. cit.'', p. 58</ref>. Visti i buoni risultati, nel [[1895]] l'amministrazione comunale decise di non rinnovare la concessione alla SAO, e di cederla alla Edison allo scopo di elettrificare tutta la rete<ref>Zanin, ''op. cit.'', p. 64</ref>. Pertanto la SAO fu posta in [[liquidazione]] e integrata nel gruppo [[Edison]]<ref name= "Zanin 65">Zanin, ''op. cit.'', p. 65</ref>.