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Per '''faida''' ([[alto tedesco antico]] ''fehida'', [[lingua tedesca|tedesco moderno]] ''Fehde'') si intendeva la possibilità, per un privato, di ottenere soddisfazione per la lesione di un proprio diritto ricorrendo all'uso della forza.
 
== Storia ==
==Nozione e specificità della faida==
Secondo il diritto degli antichi [[germani]], la tutela del diritto spettava in primo luogo al singolo, alla sua famiglia e al suo [[clan]], e solamente in caso di necessità allo [[Stato]], ovvero all'intero [[popolo]] o ai suoi capi e rappresentanti.
 
Il danneggiato aveva il diritto di vendicarsi, e di dare inizio di propria mano ad una faida, così da costringere chi gli aveva procurato danno a espiare la propria colpa. Per questo, nella tradizione germanica, la faida rappresentava un autentico istituto giuridico.
 
Ma poiché esso metteva in discussione la sicurezza del più debole rispetto al più forte, si faceva in modo di intervenire a favore del danneggiato qualora questi non volesse o non potesse avvalersi del suo diritto di faida. Chi aveva provocato il danno veniva portato di fronte ad un tribunale e costretto a dare soddisfazione al danneggiato. Generalmente tale soddisfazione consisteva nel pagamento di una determinata somma di denaro ([[guidrigildo]]), ed in questo modo si ripristinava la pace tra le parti. Nel regno dei [[Longobardi]] la sostituzione della faida con il guidrigildo venne sancita con l'[[Editto di Rotari]] ([[643]]).
 
La differenza sostanziale rispetto agli ordinamenti giuridici odierni, è che il ricorso a una procedura di tipo processuale era facoltativo ed alternativo alla possibilità di tutelare il proprio diritto autonomamente, facendo anche uso della forza. Uso della forza che in questo caso era considerato pienamente legittimo - a differenza del diritto moderno, nel quale esiste la figura del [[reato di ragion fatta]]. La faida si differenziava anche da ciò che oggi chiamiamo [[legittima difesa]]: quest'ultima consiste nell'impedire, anche con l'uso della forza, un danno a beni o alla persona; la faida nasceva per ottenere soddisfazione per un danno a beni o alla persona che era già intervenuto.
Le faide potevano riguardare due individui, ma talvolta coinvolgevano interi territori o grandi città, e, esteriormente, diventava impossibile distinguere questo tipo di "giustizia privata" da una [[guerra]] vera e propria, con eserciti in marcia, battaglie, devastazioni e saccheggi.
 
==Limitazioni alla faida==
L'esercizio della faida venne sottoposto a qualche limitazione già in età molto antica. Per esempio non si poteva condurre una faida contro chi si trovasse presso il re, o stesse andando da lui, o ne stesse venendo (la cosiddetta Königsfriede it: ''pace del re'')
Allo stesso modo non si poteva esercitare la faida contro chi si trovasse in [[Chiesa (architettura)|chiesa]] o in un [[tribunale]], o vi stesse andando o venendo.
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Un'ulteriore limitazione fu introdotta dal clero, la cosiddetta ''tregua Domini, tregua pacis Dei'', per la quale per quattro giorni la settimana, da mercoledì sera fino al lunedì mattina non dovevano aver luogo faide. Tutto ciò non fu però molto efficace a porre limiti all'arbitrio dei potenti e alla crudezza del diritto del più forte.
 
Va all'imperatore [[Massimiliano I del Sacro Romano Impero|Massimiliano I]] il merito di aver promosso nella [[Dieta di Worms (1495)|dieta di Worms]] del [[1495]] l' ''ewiger Landfrieden'' ("Landfrieden perpetuo"), che comportava la rinuncia, in tutti i territori tedeschi, all'uso delle armi per la risoluzione delle liti. In questo modo veniva meno ogni tipo di faida, anche quelle sino ad allora consentite, e il ricorso alla faida veniva dichiarato violazione del Landfrieden.
==Il tramonto della faida come istituto giuridico==
Va all'imperatore [[Massimiliano I del Sacro Romano Impero|Massimiliano I]] il merito di aver promosso nella [[dieta di Worms]] del [[1495]] l' ''ewiger Landfrieden'' ("Landfrieden perpetuo"), che comportava la rinuncia, in tutti i territori tedeschi, all'uso delle armi per la risoluzione delle liti. In questo modo veniva meno ogni tipo di faida, anche quelle sino ad allora consentite, e il ricorso alla faida veniva dichiarato violazione del Landfrieden.
Questa decisione sancì il tramonto della faida come istituto giuridico. L'ultima faida segnalata che sfociò in un conflitto armato è quella, del [[1518]], nata per questioni di tassazione, tra i nobili della città di [[Hildesheim]] e il loro [[vescovo di Hildesheim|vescovo]].
 
==Nozione e caratteristiche==
Secondo il diritto degli antichi [[germani]], la tutela del diritto spettava in primo luogo al singolo, alla sua famiglia e al suo [[clan]], e solamente in caso di necessità allo [[Stato]], ovvero all'intero [[popolo]] o ai suoi capi e rappresentanti.
 
Il danneggiato aveva il diritto di vendicarsi, e di dare inizio di propria mano ad una faida, così da costringere chi gli aveva procurato danno a espiare la propria colpa. Per questo, nella tradizione germanica, la faida rappresentava un autentico istituto giuridico.
 
Ma poiché esso metteva in discussione la sicurezza del più debole rispetto al più forte, si faceva in modo di intervenire a favore del danneggiato qualora questi non volesse o non potesse avvalersi del suo diritto di faida. Chi aveva provocato il danno veniva portato di fronte ad un tribunale e costretto a dare soddisfazione al danneggiato. Generalmente tale soddisfazione consisteva nel pagamento di una determinata somma di denaro ([[guidrigildo]]), ed in questo modo si ripristinava la pace tra le parti. Nel regno dei [[Longobardi]] la sostituzione della faida con il guidrigildo venne sancita con l'[[Editto di Rotari]] ([[643]]).
 
La differenza sostanziale rispetto agli ordinamenti giuridici odierni, è che il ricorso a una procedura di tipo processuale era facoltativo ed alternativo alla possibilità di tutelare il proprio diritto autonomamente, facendo anche uso della forza. Uso della forza che in questo caso era considerato pienamente legittimo - a differenza del diritto moderno, nel quale esiste la figura del [[reato di ragion fatta]]. La faida si differenziava anche da ciò che oggi chiamiamo [[legittima difesa]]: quest'ultima consiste nell'impedire, anche con l'uso della forza, un danno a beni o alla persona; la faida nasceva per ottenere soddisfazione per un danno a beni o alla persona che era già intervenuto.
Le faide potevano riguardare due individui, ma talvolta coinvolgevano interi territori o grandi città, e, esteriormente, diventava impossibile distinguere questo tipo di "giustizia privata" da una [[guerra]] vera e propria, con eserciti in marcia, battaglie, devastazioni e saccheggi.
 
== Altri usi del termine ==
Il termine faida nel [[XX secolo|XX]] e [[XXI secolo]] è stato impiegato per identificare, nell'ambito della [[criminalità organizzata]], soprattutto quella di tipo mafioso, gli scontri tra famiglie mafiose ([['Ndrina|'ndrine]] o [[Famiglia (mafia)|cosche]]), scontri sanguinari che comportano numerosi morti, feriti e danneggiamenti per assumere o mantenere il controllo criminale su un determinato territorio.
 
==Bibliografia==
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== Voci correlate ==
* [[Dieta di Worms (1495)]]
* [[Editto di Rotari]]
* [[Guerra]]