Gaetano Barba: differenze tra le versioni

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[[ImmagineFile:Palazzo Medici di Ottaviano.jpg|thumb|right|250px|Facciata di Palazzo Medici]]
{{Bio
|Nome = Gaetano
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La formazione dell'architetto avvenne tra il [[1748]] e il [[1760]], dopo eseperienze nel campo della pittura iniziò a dedicarsi all'architettura frequentando [[Mario Gioffredo]]. Egli sviluppa un proprio linguaggio architettonico regolato da proporzioni ed elementi geometrici con soluzioni del [[barocco napoletano]] di [[Ferdinando Sanfelice]] e le influenze classiche di [[Luigi Vanvitelli]], Gioffredo e di [[Ferdinando Fuga]]. Dal [[1764]] ebbe contatti con i [[certosini]] della [[Certosa di Padula]] che a Napoli avevano diversi beni immobili, nello stesso anno divenne architetto del'' Tribunale delle Fortificazioni'', del ''Tribunale della Salute'', del ''Banco dei Poveri'' insieme a [[Giovanni del Gaizo]] e architetto della Città di Napoli dopo la morte di [[Nicola Tagliacozzi Canale]].
 
Gaetano Barba è menzionato il 23 luglio 1752 nell’elenco dei cittadini ai quali si rilascia il passaporto per uscire dal Regno di Napoli (ASN, Segreteria di Stato di Casa Reale, fs. 1257, Elenco giornaliero dei cittadini nazionali e stranieri ai quali è stato concesso il passaporto). E'È altamente probabile che abbia soggiornato a Roma, data la profonda conoscenza dell'architettura romana che si esplicita nella sua produzione.
 
Nel 1755 il Barba è attivo nella villa del marchese Paternò al Ponte di San Rocco, fuori Napoli, dove accomoda “ad uso di provido padre di famiglia” la casa presa in affitto da Teodoro Davel, mercante svizzero. Nella stessa villa, secondo la ricostruzione proposta da Marco di Mauro, interverrà dopo il terremoto del [[1805]] per restaurare la facciata.