Teatro di via dell'Acqua: differenze tra le versioni

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[[File:Istituto di Sant'Agnese (Florence) 01.JPG|thumb|right|300px|[[Istituto di Sant'Agnese]], sede dell'antico Teatroteatro di via dell'Acqua]]
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Il '''Teatroteatro di via dell'Acqua''' o anche '''Teatroteatro del Vangelista''' era un antico teatro fiorentino, oggi scomparso, nato per la Confraternita di [[San Giovanni Evangelista]] all'inizio del [[XV secolo]].
 
==La confraternita==
[[File:Cantoria Della Robbia OPA Florence 1.jpg|thumb|170px|left|Fanciulli che cantano, pannello della [[cantoria di Luca della Robbia]] (1431-1438), [[Museo dell'Opera del Duomo (Firenze)|Museo dell'Opera del Duomo]], [[Firenze]]]]
Di questo teatro, nato come spazio scenico all'interno del Convento della Trinità Vecchia in seguito diventato convento dei [[Gesuatigesuati]] col nome di [[Convento di San Giusto alle mura]], si hanno notizie sporadiche di sicuro sappiamo che si trovava dentro i locali dell'attuale [[Istitutoistituto Sant'Agnese]] in quella che oggi si chiama [[via Guelfa]], ma che anticamente era divisa sotto vari nomi tra i quali via dell'Acqua e via del Vangelista.
 
Secondo la ricostruzione di [[Alessandro d'Ancona]], nel suo tomo sull'''Origine del Teatro Italiano'' la Compagnia di San Giovanni Evangelista nacque all'inizio del Quattrocento, una credenza popolare la vuole fondata da [[Antonino Pierozzi|Sant'Antonino]] primo Arcivescovoarcivescovo di Firenze. Sebbene nel [[1409]] è già documentata, nacque ufficialmente il 2 luglio [[1427]] quando furono approvati i primi ''capitoli'' organizzativi della Compagnia, in occasione del suo trasferimento nell'ex convento della Trinità Vecchia di via dell'Acqua. Visto che la sua impresa rappresentava un'aquila nera, col becco rosso in campo d'argento, animale simbolo dell'evangelista Giovanni, la compagnia prese anche il nome di ''Compagnia degli Aquilotti'' (o degli ''Aquilini'').
 
La compagnia, che era composta da fanciulli tra i tredici e i ventiquattro anni, oltre alle messinscene sacre si occupava di canti di Laudi, della recita di Salmi, preci luturgicheliturgiche e letture di sermoni. È probabile che [[Luca della Robbia]] si ispirò a un'esibizione di questi fanciulli durante un canto di laudi o una recita di un salmo quando scolpì i rilievi della [[cantoria di Luca della Robbia|cantoria]] di [[Santa Maria del Fiore]].
 
Fra i confratelli più famosi, alla fine del XV secolo, [[Piero il Fatuo|Piero de' Medici]], figlio del [[Lorenzo il Magnifico|Magnifico]], [[Leone X|Giovanni de' Medici]], poi salito al soglio pontificio con il nome di [[Leone X]] e [[Agnolo Poliziano]], il quale scrisse in gioventù dei sermoni in volgare per gli ''Aquilini''<ref>Remo L. Guidi, ''Aspetti religiosi nella letteratura del Quattrocento, Volume 5'', L. I. E. F., 1973, p.70</ref>.
 
==Il periodo di [[Savonarola]]==
Durante il periodo [[Girolamo Savonarola|savonaroliano]] i giovani ''Aquilottiaquilotti'' furono coinvolti nella politica puritana del frate ferrarese e si costituirono in ''Ronderonde'', come già facevano altre confraternite della città, per la moralizzazione dei costumi dei fiorentini.
Parteciparono attivamente alla costruzione dei famigerati ''[[Falò delle vanità]]'', dove tanti codici e opere d'arte furono distrutti dal cosiddetto fuoco purificatore invocato dal Savonarola per bruciare tutte le opere da lui definite pagane o sconce. Abbiamo perso così codici di valore inestimabile e probabilmente qualche opera d'arte.
Com'è raccontato nella ''Vita di [[Giovanni da Empoli]]'' aderente alla Compagnia del Vangelista in questo periodo: